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Wenger, 22 anni all’Arsenal e ‘zero tituli’ in Europa

L’era Wenger si chiude dopo 22 anni. Con il francese in panchina l’Arsenal non è mai riuscito a vincere un trofeo in Europa: due finali raggiunte e perse (nel 2000 e nel 2006).
A cura di Alessio Morra
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“Avremmo meritato noi la qualificazione” ha detto Arsène Wenger dopo la semifinale di ritorno tra l’Atletico Madrid e l’Arsenal. Tutti i torti forse non li ha. I Gunners sono stati eliminati da una squadra più forte che non ha brillato a livello di gioco, ha lasciato soprattutto all’andata il pallino del gioco, ha segnato due gol (tra andata e ritorno) sfruttando due errori incredibili ed ha conquistato l’ennesima finale europea. Si chiude così, malinconicamente con una sconfitta, la storia europea con l’Arsenal del tecnico francese, che nella sua era non è riuscito a vincere nemmeno un trofeo internazionale.

Fare un bilancio dopo ventidue anni è estremamente complicato, perché ci sono ere calcistiche molto diverse e le stesse coppe europee non sono più quelle di una volta. Certamente il bilancio non può essere estremamente positivo, perché in 22 anni di gestione Wenger l’Arsenal non ha vinto ‘tituli’ europei, ha perso due finali e due semifinali. Troppo poco per una squadra che ha praticato un calcio splendido e che, per la verità soprattutto nella prima metà della gestione Wenger, ha avuto giocatori eccezionali.

Il punto più alto in Europa è stato senza dubbio la finale di Champions League del 2006. Erano consapevoli i Gunners di poter arrivare fino in fondo, nei quarti eliminarono la Juventus di Capello e Ibra e in semifinale il Villarreal. A Saint-Denis Lehmann viene espulso dopo 20’ ma l’Arsenal passa con Campbell e prova a gestire il vantaggio, ma il Barcellona forte dell’uomo in più riesce a ribaltare il risultato nel finale e conquista la coppa per la seconda volta.

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Sei anni prima l’Arsenal si trovò in Coppa Uefa, retrocesso dalla Champions, arrivò fino alla finale, in cui fu sconfitto a sorpresa dal Galatasaray di Fatih Terim, che regalò il primo e al momento unico successo europeo a una squadra turca. La squadra di Istanbul si impose ai calci di rigori.

Due finali perse, nel primo decennio di Wenger. Poi due semifinali, quella del 2009, raggiunta da underdog perché nessuno si aspettava di vedere l’Arsenal tra le prime quattro in Champions. Lo United di Ferguson all’Emirates, nell’andata, fece a fettine i Gunners e fine della festa. Naturalmente l’altra semifinale è questa disputata contro l’Atletico in Europa League.

Una marea di eliminazioni agli ottavi di Champions. E qui c’è da usare il bastone e la carota. Perché l’Arsenal per 19 anni consecutivi è riuscito a qualificarsi per la coppa più importante, il problema è che è stato eliminato una marea di volte negli ottavi di finale e se a volte la dea bendata non è stata favorevole: un paio di volte è stato pescato il Bayern e un altro paio il Barcellona di Messi è anche vero che le eliminazioni sono giunte pure dal Monaco e dal Milan, che non era più quello vincente di Ancelotti. Quel qualcosa in più è sempre mancato, ma si è visto come sia stato difficile e lo è arrivare fino in fondo per squadre ricche e piene di talenti come Psg o Manchester City.

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