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Wayne Rooney: “Ho perso 800.000 euro scommettendo online”

Wayne Rooney, tornato recentemente a giocare in Inghilterra, ha esordito con vittoria e assist con il Derby, ha parlato del suo vizio del gioco. Rooney, senza fronzoli, ha confessato che c’è stato un periodo in cui scomettere era diventata un’ossessione e lui in cinque mesi perse 800.000 euro scommettendo online.
A cura di Alessio Morra
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Wayne Rooney è tornato a giocare in Inghilterra, ha iniziato il 2020 esordendo con il Derby County, una società storica che milita però in Championship (la serie B inglese). Battesimo con assist e vittoria per il Derby, che naviga nei bassi fondi della classifica, nonostante grandi ambizioni iniziali. Ma in questi giorni si parla di Rooney pure per un altro motivo. Il giocatore ha confessato di aver sperperato centinaia di miglia di euro scommettendo online. L'ex Manchester United ha ammesso di aver perso quasi 800.000 euro.

Rooney e il vizio del gioco

Grandissimo giocatore, recordman di gol con il Manchester United e la nazionale inglese, Wayne Rooney è stato grande protagonista fuori dal rettangolo verde, qualche scappatella di troppo lo ha reso protagonista del gossip, ma anche il vizio del gioco lo ha portato in copertina. Secondo quanto scritto dal ‘Sun' l'ex numero 10 dei Red Devils tanti anni fa bruciò 800.000 euro in soli 5 mesi scommettendo online. Rooney disse che non sapendo come passare il tempo nei ritiri con club e nazionale iniziò a scommettere online, con delle applicazioni e rapidamente perse tantissimi soldi.

La confessione di Rooney

Il calciatore ha voluto raccontare la sua storia e lo ha fatto nell'ambito della campagna di sensibilizzazione sul gioco d'azzardo ‘Stay In Control' di 32Red, un sito di scommesse che è anche sponsor del Derby. Parole sincere, anche molto forti quelle di Rooney che ha detto che c'è stato un tempo in cui scommetteva in modo compulsivo:

Ero un ragazzo giovane che aveva appena guadagnato un sacco di soldi. Quando sei in trasferta col Manchester United devi restare in hotel. Poi con l’Inghilterra eri bloccato dai 7 ai 10 giorni. Ti annoi e devi fare qualcosa. All’epoca il gioco d’azzardo era uno dei miei passatempi. Era facile piazzare scommesse per telefono. Non mi sembravano soldi veri. Non era come andare in un negozio di scommesse dove è impossibile investire oltre un certo limite. All’inizio ho vinto e ho pensato di poter fare denaro facilmente. Poi il vizio del gioco mi ha risucchiato e ho perso tanto. Ho provato a riconquistare i miei soldi, ma le perdite subite mi hanno condizionato quando sono sceso in campo. Ho smesso di giocare. Ho imparato dai miei errori.

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