Watford, giocatori contro Mazzarri: il ritiro in hotel non piace
Alle risate e alle battute facili arrivate dopo il suo primo discorso pubblico in lingua inglese, sono seguite le prime lamentele ufficiali da parte di alcuni dei suoi giocatori. A distanza di poche settimane dall'inizio della Premier League (e dalla trasferta di Southampton), Walter Mazzarri ha conosciuto dunque le prime piccole critiche al suo metodo di lavoro. In attesa dell'inizio della stagione, l'ex allenatore di Napoli e Inter ha infatti voluto conoscere meglio la squadra attraverso il ritiro alla Sopwell House di St Albans nell'Hertfordshire, a 35 km a nord di Londra. Un'imposizione che non è piaciuta a tutti, come ha confermato il nuovo arrivato Jerome Sinclair: "Facciamo avanti e indietro dall'hotel al campo di allenamento tutti i giorni e stiamo sempre tutti insieme – ha dichiarato al "Guardian" – Io non ho problemi, anche perché sono appena arrivato da Liverpool e non ho ancora trovato casa, ma forse per qualcuno dei ragazzi è più difficile".
Un ritiro all'italiana
Un piccolo campanello d'allarme per Mazzarri, chiamato a risollevare il morale dei tifosi e ricostruire una squadra che nella scorsa stagione aveva chiuso la Premier League al tredicesimo posto con 45 punti. I suoi modi di fare, però, sembrano aver creato le prime crepe all'interno dello spogliatoio. L'idea di un ritiro all'italiana, ovvero quelli di un mese di duro allenamento da passare in un hotel senza distrazioni e divertimenti, ha spiazzato molto giocatori: non abituati a questo tipo di preparazione estiva. Il 19enne Jerome Sinclair, però, non sembra preoccuparsi più di tanto…anzi: "Per ora stiamo prendendo come viene questa decisione, e non ci è stato detto come sarà in futuro – ha concluso – Ma va bene così, perché di sicuro questo ritiro ci serve per conoscerci meglio. Questo è un grande gruppo di ragazzi".
