Virgil Van Dijk: “Nel 2012 ho rischiato di morire, mia madre mi salvò la vita”
Virgil Van Dijk all’inizio del 2018 è diventato famosissimo perché Klopp per acquistarlo sborsò più di 80 milioni di euro. Sembrava esagerata quella cifra, ma l’olandese ha mostrato di essere davvero uno dei difensori più forti del mondo. Con il Liverpool continua a inseguire trofei importanti e ogni tanto racconta qualcosa di sé, dopo aver svelato di non volere sul nome il cognome Van Dijk perché il padre lo abbandonò quand’era piccolo, in un’intervista ha svelato che qualche anno fa la madre gli salvò la vita.
L’incubo di Virgil Van Dijk
Nel 2012 il difensore ebbe grossi problemi. Il giocatore sentì un dolore all’altezza degli addominali, i medici non riuscirono a capire cos’avesse. Dopo essersi visitato in un ospedale l’olandese tornò a casa e lì trovò la madre che lo portò in un altro ospedale. Virgil fu operato d’urgenza all’appendicite che era diventata peritonite e gli aveva provocato un’infezione al rene. L’operazione andò benissimo, il giocatore dovette fermarsi però per due mesi. In un’intervista rilasciata al ‘Mundo Deportivo’ ha ricordato quei difficili momenti:
Ricordo di essermi sdraiato sul letto. Tutto quello che potevo vedere erano tubi attorno a me. Il corpo era a pezzi e non potevo fare niente. In un momento simile, i pensieri peggiori ti girano intorno alla testa. La mia vita era a rischio.

Simbolo di Liverpool e Olanda
Si riprese alla grande Van Dijk che tornò in campo con il Groningen, la squadra con cui iniziò la sua scalata, passò al Celtic, due stagioni ricche di trofei, poi la Premier League, due anni e mezzo con il Southampton prima di passare all’inizio del 2018 al Liverpool, con cui ha disputato la finale di Champions League e con i Reds dà la caccia al successo in Premier League. Dell’Olanda è diventato uno dei simboli, e con un grande ex difensore in panchina, Ronald Koeman, proverà intanto a vincere la Nations League.