Violenza negli stadi, la Grecia sospende il campionato
Venti di violenza agitano il calcio europeo. Se le immagini della devastazione del centro di Roma da parte degli ultrà del Feyenoord hanno fatto suonare il campanello d'allarme, la Grecia ha deciso di utilizzare la mano pesante per tentare di arginare una situazione che rischia di diventare ingestibile. Le tensioni e gli scontri andati in scena in occasione dei due caldissimi derby tra Panathinaikos e Olympiakos e Larissa e Olympiakos Volou, hanno costretto i vertici sportivi ellenici a prendere provvedimenti. E'stata sospesa infatti a tempo indeterminato la massima serie del calcio greco, ovvero la Super League. E' questa la decisione della Federcalcio greca che ha preso atto dell'assenza delle condizioni di sicurezza necessaria per la prosecuzione della competizione. Il viceministro dello sport Kontonis ha chiesto ai massimi dirigenti calcistici di fermare tutte le attività, almeno fino a quando tutte le parti non scenderanno in campo in maniera concreta per impedire che gli eventi sportivi non si trasformino in occasioni per dare sfogo alla violenza di pseudotifosi che nulla hanno a che fare con il calcio e lo sport.
Gli scontri in occasione di Panathinaikos-Olympiakos. Hanno fatto il giro del mondo infatti le immagini della vera e propria guerriglia andata in scena durante il sentitissimo derby di Atene tra Panathinaikos e Olympiacos vinto poi dai padroni di casa per 2 a 1. I tifosi della formazione biancoverde hanno tentato una folle invasione di campo, utilizzando anche una serie di fumogeni contro le forze dell'ordine che hanno dovuto faticare e non poco per riportare la situazione alla normalità. Il bilancio degli scontri è stato di 2 feriti, ma soprattutto l'accaduto ha evidenziato la necessità di provvedimenti esemplari per garantire sicurezza negli stadi e nelle loro immediate vicinanze.
