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Vincent Candela, dal campo alla campagna

L’ex difensore della Roma e della nazionale francese oggi coltiva la terra, produce il vino e aiuta la moglie a organizzare eventi nella tenuta di famiglia.
A cura di Maurizio De Santis
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Vincent Candela, 40 anni, di cui una ventina passati sui campi di calcio: Campione del Mondo con la Francia nel 1998, d'Europa nel 2000 (quello della tremenda mazzata dello juventino Trezeguet all'Italia di Zoff), scudetto e Supercoppa italiana (incredibile il gol segnato da 30 metri) con la Roma nel 2001. Bolton, Udinese, Siena, Messina e un'apparizione con l'Albatros (club della Prima Categoria laziale). Si ritirò nel 2009, dando l'addio al calcio con un'amichevole di beneficenza che trascinò all'Olimpico 5omila spettatori e in campo i suoi ex compagni di squadra in giallorosso (quelli del tricolore) e i ‘galletti' Deschamps, Zidane, Karembeu, Thuram, Djaorkaeff e Dugarry. Lui, scortato dai centurioni e poi a fare il giro d'onore a bordo di una biga. "C'è un tempo per tutto, io ho fatto il mio tempo – dichiarò in un'intervista a l'Equipe nel 2008 -. Dopo 18 anni di professionismo, questo è il momento giusto per smettere. Il calcio è cambiato, è più fisico, meno tattico e tecnico. Oggi i calciatori sono tutti più alti, più rapidi ed hanno meno cervello". Oggi vive nella campagna romana, lavora la terra, produce vino va allo stadio per diletto, aiuta la seconda moglie a organizzare eventi nella Tenuta Angelica, proprietà acquisita qualche anno fa e scelta come location. Roma e la Roma gli sono rimaste nel cuore: pure lui è un francese ‘che tiene cuore italiano'.

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