Vietnam, portiere rifiuta di parare un rigore per protesta: due anni di squalifica
Mano pesante della Federazione calcistica vietnamita nei confronti di diversi tesserati del Long An, formazione della massima serie locale resasi protagonista di un curioso episodio avvenuto qualche giorno fa durante il match contro l'Ho Chi Minh City. Sul punteggio di due a due, quando mancavano dieci minuti alla fine del match, l'arbitro aveva assegnato un rigore alla squadra di casa, tra le feroci proteste degli ospiti.
I calciatori del Long An si erano perfino decisi a lasciare il campo, rientrando negli spogliatoi per protesta. Quando gli animi si sono calmati, i calciatori sono rientrati in campo attuando una clamorosa protesta: il portiere Nguyen Minh Nhut si è voltato con le spalle al campo al momento della battuta del calcio di rigore (trasformato dalla squadra locale e valso il 3-2), poi durante i restanti minuti del match i calciatori ospiti si sono letteralmente "scansati" consentendo all'Ho Chi Minh City di vincere complessivamente per 5-2 il match.
La Federazione calcistica vietnamita non l'ha presa però benissimo: due gli anni di squalifica per il portiere Nguyen Minh Nhut, autore del gesto incriminato, stessa pena per il capitano Huynh Quang Thanh, mentre il tecnico del Long An è stato squalificato addirittura per tre anni. Sanzioni pesantissime e motivate dal fatto di aver "mancato di rispetto verso la decisione del direttore di gara che ha causato danni alla reputazione e all'onore di tutta la Federcalcio". Anche perché le immagini della protesta hanno fatto prontamente il giro del mondo. La società del Long An ha poi annunciato che non presenterà ricorso, accettando la decisione della Federazione calcistica vietnamita, chiedendo anche scusa pubblicamente per il comportamento dei propri tesserati nel match.