Video ultras romeni cantano: Odio Napoli e bruciano sciarpe azzurre!
Come spesso capita, le prime parole che s'imparano di una lingua straniera sono parolacce o offese, e i rumeni, sotto questo criterio di valutazione, conoscono l'italiano in maniera eccellente.
Se il metro di giudizio per valutare l'amore per i propri colori è quello di inneggiare cori, a "squarcia gola" per tutta la durata del match (anche quando si è sotto di 3 gol), per sostenere i propri beniamini il Napoli nella sfida contro lo Steaua Bucarest, in Europa League, è promosso a pieni voti. Ma con lo stesso metro di giudizio, offendere, bruciare, fischiare e insultare i propri avversari (quando si sta vincendo 3-0), più che manifestare il proprio grazie ai propri beniamini, boccia senza possibilità di appello gli ultra della Stella di Bucarest.
"Odio Napoli" è un coro che fa male, che offende un' intera città, è un coro che va al di là dello sport, anche se poi, a dirla tutta, di sportivo c'è ben poco. Fa male ancor di più, soprattutto se a Napoli i rumeni sono accolti senza tanti perchè. Da sempre ai piedi del Vesuvio, si accolgono stranieri e rumeni su tutti. Il Calcio si sa è fatto di emozioni. Di gioia e di dolori, di vittorie e d'incredibile rimonte che se da un lato fanno esplodere di gioia una tifoseria, sul versante opposto fanno ardere di rabbia gli ultras presenti sulle gradinate opposte. Lo sfottò ci sta, esiste da sempre, ma bruciare sciarpe, inneggiare Odio, è da razzisti e se a farlo son coloro che vengono accolti senza discriminazioni è da vigliacchi e, a tal punto, queste immagini non meritano ulteriori commenti!
Davide Pecchia