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Viaggio nel boom di Cristiano Ronaldo: da Juve-Milan alla voglia di prevalere su Messi

La metamorfosi di Cristiano Ronaldo. Il giocatore involuto e sotto tono fisicamente che tra le polemiche abbandonava il campo, sostituito da Sarri, al 55′ di Juventus-Milan dello scorso novembre, ha lasciato il posto alla versione più brillante di se stesso. Quello visto dal Sassuolo in poi è stato un CR7 deluxe capace di segnare 8 gol in 5 partite, sfoderando una forma fisica eccezionale. Cosa è cambiato per il bomber della Juventus? Qual è stata la svolta della stagione?
A cura di Marco Beltrami
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La metamorfosi di Cristiano Ronaldo. Il giocatore involuto e sotto tono fisicamente che tra le polemiche abbandonava il campo, sostituito da Sarri, al 55′ di Juventus-Milan dello scorso novembre, ha lasciato il posto alla versione più brillante di se stesso. Quello visto dal Sassuolo in poi è stato un CR7 deluxe capace di segnare 8 gol in 5 partite, sfoderando una forma fisica eccezionale. Cosa è cambiato per il bomber della Juventus? Qual è stata la svolta della stagione?

La svolta di Cristiano Ronaldo, quando è iniziata la metamorfosi del bomber della Juventus

È il minuto 55 di Juventus-Milan. Maurizio Sarri decide di sostituire un Cristiano Ronaldo opaco e fisicamente poco brillante (che già aveva fatto uscire nel finale del match di Champions con la Lokomotiv), per inserire Dybala, rivelatosi poi decisivo. Una decisione mal digerita da CR7 che si dirige verso gli spogliatoi prima e a casa poi senza aspettare il fischio finale. Se il campione si chiude nel silenzio tuffandosi sugli impegni della nazionale, Sarri fa riferimento alle sue condizioni non eccezionali e sui fastidi al ginocchio. Si tratta senza dubbio del punto più basso dell'esperienza italiana di Ronaldo, che dopo aver spento le polemiche viene lasciato a riposo contro l'Atalanta e si ripresenta ai blocchi di partenza col Sassuolo.

Cristiano Ronaldo, i numeri del cambio di marcia prima e dopo Juventus-Milan

Dal match con i neroverdi in poi, ecco in campo un altro Cristiano Ronaldo. Il centravanti cancella la prima parte flop di stagione, con un rendimento eccezionale, trovando il gol in tutte le partite di Serie A disputate. I numeri sono la fotografia perfetta del suo cambio di marcia: fino a Juventus-Milan, 86′ giocati con 24 tiri in porta e 5 gol (con 7 reti in 4 match col Portogallo), dopo Juventus-Milan 450′ giocati, 13 tiri in porta e 8 gol (con 4 reti in 2 partite di nazionale). Il tutto sfoggiando la forma fisica dei tempi migliori, come in occasione dell'eccezionale stacco aereo del gol alla Sampdoria che ha fatto il giro del mondo.

Ronaldo, condizione fisica perfetta e preparazione studiata nei minimi dettagli

Ma cosa è cambiato in Cristiano Ronaldo? A cosa è dovuta questa trasformazione? Innanzitutto ad una condizione tornata eccellente. Il giocatore sembra aver definitivamente smaltito quei problemi al ginocchio, che inevitabilmente hanno inciso sulla prima parte di stagione. Il riposo post-parentesi con la nazionale e l'assenza contro l'Atalanta ha fatto bene a CR7 che si è ripresentato in campo senza essere costretto a stringere i denti. Fondamentale anche l'aver smaltito i carichi della preparazione: asciutto, e scattante, Ronaldo ha come sempre studiato nei dettagli il suo programma di allenamenti, per farsi trovare in perfetta forma in avvio di 2020, in vista del ritorno in campo in Champions. Impensabile per un giocatore che non è più un ragazzino, vivere tutta la stagione col piede sull'acceleratore.

L'eterna sfida con Messi e le critiche, che stimoli per Ronaldo

Sulla metamorfosi della stella della Juventus hanno inciso però anche fattori psicologici. La sostituzione in Juventus-Milan, la seconda consecutiva, ha toccato il giocatore nell'orgoglio, spingendolo a dare ancora una volta il massimo. Troppo forte la voglia di smentire quelli che lo hanno considerato "finito", riprendendosi la Juventus con la voglia di vincere ancora in Italia e in Europa. E poi non bisogna dimenticare anche lo "smacco" del Pallone d'Oro del 2 dicembre: la delusione per la mancata vittoria, con il sorpasso di Messi nell'albo d'oro (con 6 trofei all'attivo) si è trasformata in voglia di riscatto sul campo. Proprio come in occasione delle sue celebri esultanze al Camp Nou per zittire i tifosi del Barcellona dopo i gol con il Real, CR7 anche in bianconero è pronto a dire: "Calma, calma, io sono sempre qui"

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