Dalla triplice sanzione al Golden Gol: 5 regole eliminate o modificate nel calcio
Di rivoluzioni nel calcio ne stiamo vedendo davvero tante. Dalla moviola in campo, ancora parzialmente accettata, passando per la gol line technology e la panchina lunga. Ma del passato cosa è rimasto? Sono infatti tante le regole di questo sport magnifico che, da innovative, sono presto finite nel dimenticatoio ed eliminate dal sistema. Scopriamone alcune delle regole più curiose oggi sparite o modificate nel calcio.
Il maledetto Golden Gol, fatale per l’Italia
Fu istituito dalla FIFA per la prima volta nel 1993, e prevedeva che, durante i tempi supplementari, in caso di pareggio fra le due squadre, la vittoria venisse assegnata a quella che per prima si sarebbe portata in vantaggio, chiudendo immediatamente l’incontro. L’idea, nuova nel calcio, era già vecchia per altri sport come il football americano o l’hockey, dove però prende il nome molto più azzeccato di “sudden death”, ovvero morte subitanea. Fatale fu per noi questa regola nel 2000, quando in occasione degli europei di Olanda e Belgio, in semifinale contro la Francia, fu proprio il Golden Gol di Trezeguet a mandarci a casa. Nel 2002 la UEFA, decise di introdurre una variante: il Silver Gol, che prevedeva che dopo aver segnato, la partita sarebbe continuata comunque fino alla fine del primo tempo supplementare. Solo nel 2004 però, fu abolita per sempre una regola che era in netto contrasto con l’essenza stessa del calcio e con il regolare svolgimento della gara.
Il retro-passaggio al portiere
In principio, quando nacque il gioco del calcio, fu stabilito che l’unico giocatore a poter utilizzare le mani nel corso di una partita, dovesse essere il portiere. Nel tempo però, questo aspetto è assai mutato, e il portiere si è dovuto adeguare ai cambiamenti che il calcio ha subìto in più di due secoli. Tra i più importanti ricordiamo sicuramente la modifica del 1912, in cui fu stabilito che il portiere potesse toccare la palla con le mani solo all'interno della sua area di rigore e non più in ogni parte del campo. Ma la modifica più importate, e se vogliamo definitiva, arrivò nel 1991, anno in cui fu introdotta la norma che vietava all'estremo difensore il tocco con le mani su un retro-passaggio volontario di un compagno di squadra e su un passaggio direttamente da fallo laterale. Quindi si stabilì che il portiere potesse prendere il pallone con le mani solo su tocco di testa, petto o ginocchio (quadricipite per essere più precisi).
La rivoluzionaria panchina lunga
Fu Maurizio Beretta, nel 2012, a proporre a proporre a Giancarlo Abete, una delle innovazioni più sensate del calcio moderno: la panchina lunga. La Figc, organo che ha nei suoi poteri anche quello di poter cambiare le regole del gioco, ufficializzò quasi a sorpresa una decisione che ebbe del rivoluzionario. Dalla prima giornata della stagione 2012/2013, ogni squadra poteva portare in panchina ben 12 giocatori. In sostanza ben 5 in più dei 7 previsti allora dalle regole generali del calcio. Eliminata questa insensata regola, le società furono così libere di poter inserire fino a 23 nominativi nella lista da consegnare all’arbitro: di questi ovviamente 11 in campo dal primo minuto e gli altri in panchina, pronti a subentrare. Una rivoluzione, non solo per la Serie A, ma anche per Coppa Italia, Supercoppa e Campionato Primavera. La panchina a 7 quindi, tolse completamente dai guai gli allenatori che, dopo aver convocato circa 23 calciatori per una partita, erano costretti a mandarne ben 5 e più calciatori in tribuna. Un vero shock e una grande umiliazione per loro.
Rigore ed espulsione al portiere: via!
Oltre a quelle che abbiamo citato in precedenza, ci sono, però, altre regole sulla quale la Fifa si è soffermata, arrivando ad approvarne la modifica. Non esisterà più, infatti, una delle regole più punitive e controverse del calcio: quella che concede rigore ed espulsione in caso di fallo da ultimo uomo. E’ una delle ultime regole approvate che va quindi definitivamente a cancellare, quella in vigore in precedenza, ovvero la famigerata tripla sanzione, con conseguente espulsione, rigore e squalifica. Essa rimarrò comunque in vigore per i falli violenti o di mano sulla linea, ma lascerà il posto alla sola ammonizione per chi difende o per lo stesso portiere che cerchi di prendere il pallone lealmente.
Addio anche al calcio d’inizio a due
Fresca, anzi freschissima, per la prima volta l’abbiamo vista nell’ultimo europeo in Francia. Da giugno infatti, il calcio ha definitivamente detto addio alla battuta del calcio d’inizio a due. Da questo momento in poi il pallone non dovrà più muoversi ed essere calciato in avanti per essere in gioco, ma basterà che venga calciato e chiaramente mosso. Ciò significa che sul calcio d’inizio non servirà più che un giocatore riceva il pallone calciato in avanti da un compagno, dovendo stazionare nella metà campo avversaria, ma basterà un solo uomo posizionato al centro del campo per passare la sfera direttamente all’indietro. Una regola che in passato, paradossalmente, portava anche l’arbitro a ripetere la battuta poiché la palla doveva necessariamente essere calciata in avanti verso il calciatore che dava le spalle alla squadra avversaria.