Verso Milan-Juventus, Inzaghi studia la ‘gabbia’ per Carlos Tevez
Sarà di certo il big-match della terza di campionato. i motivi sono sotto gli occhi di tutti: due tra le squadre più in forma e convincenti del momento, scontro al vertice in campionato e soprattutto la ‘prima' di Max Allegri contro la sua ex squadra davanti al suo ex pubblico, alla guida della rivale di sempre, la Juventus. Tanto basta perché sabato sera vi siano i fuochi d'artificio a San Siro in una gara da non perdere per nulla al mondo. Il primo, importantissimo crocevia per il Milan sulla strada per la rinascita immediata e per la Juventus che vuole capire se il ‘furore agonistico‘ ereditato da Conte sia solo una fiammella o arde ancora impetuoso. Così, a una manciata di giorni dal derby d'Italia, a Milanello Pippo Inzaghi studia le contromosse per fermare i campioni in carica e lo fa puntando su un avversario in particolare, Carlos Tevez il pericolo numero uno.
Il talismano Berlusconi, di nuovo a Milanello
A dare la carica ai rossoneri è arrivato anche il presidente Silvio Berlusconi che ha iniziato la stagione vicinissimo alla squadra come non accadeva da tempo. Una iniezione di fiducia e autostima che spesso la storia racconta come vincente nelle vigilie delle partite che contano. Come conterà tantissimo Milan-Juventus di domani notte in anticipo serale, che delineerà da subito il cammino e le aspettative delle due società. Il presidente fino ad oggi è stato molto presente durante gli allenamenti della squadra, al telefono con Inzaghi e anche in tribuna a San Siro. Un segnale che il numero uno rossonero si aspetta moltissimo dai suoi e lo confermerà nella visita di oggi quando farà ancora capolino a Milanello.
Tutti su Tevez: da De Jong ad Abate e Rami, massima allerta
Da un punto di vista tattico, Inzaghi sta studiando come fermare Allegri. La Juventus non potrà contare su Pirlo e avrà forse Vidal in campo. Se ci sarà, comunque il cileno non sarà al cento per cento della condizione. Occhi puntati dunque, su altri giocatori al momento più decisivi. Come Carlos Tevez, pericolo numero uno. L'Apache è in un momento psicofisico eccezionale e dopo la doppietta in Champions con cui si è sbloccato definitivamente è il faro e la punta di diamante del gioco bianconero con il centrocampo e i laterali che cercano l'argentino non appena possibile. Lui, dunque, sarà al centro delle analisi tattiche di queste ore. A Tevez piace partire defilato per verticalizzare palla al piede in area di rigore, ma non disdegna anche cercarsi spazi in posizione più arretrata. Una duttilità che coinvolgerà più di un giocatore rossonero. Nell'ultimo caso, con l'argentino che parte sulla trequarti ci sarebbe pronto De Jong a incollarvisi addosso magari facendo sentire anche la propria fisicità. Se invece il baricentro di Tevez sarà più offensivo Abate e Rami si dovranno alternare nella marcatura.
Non solo Tevez: anche Pogba e Lichtsteiner osservati speciali
Ovviamente, non ci sarà solamente Tevez da controllare. Paul Pogba a centrocampo non può di certo avere spazi a disposizione. Il francese è micidiale nel tiro da fuori e negli inserimenti centrali. Su di lui, la linea mediana dovrà applicarsi con dedizione: de Jong (se libero da Tevez) e Poli non dovranno perderlo un attimo. Sulle fasce, invece, attenzione a Lichtsteiner che è tra i più in forma in questo momento. Per arginare lo svizzero servirà qualcuno che lo costringa a rimanere basso, più impensierito a difendere che a offendere. In questo caso, Inzaghi starebbe pensando a El Shaarawy, il Faraone che alla prima di campionato ha impressionato per freschezza fisica e che se dovesse ripetere la prova sabato sera garantirebbe sicurezza lungo l'out destro.