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Verso i play-off, il ct della Svezia: “Italia superiore ma la storia non scende in campo”

Tutta la pressione sarà per gli Azzurri e la Svezia si prepara alla doppia sfida sapendo che non ha molto da perdere: “Grande rispetto per la Nazionale azzurra e la sua tradizione ma sappiamo cosa ci aspetta e come affrontare gli Azzurri”
A cura di Alessio Pediglieri
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play-off si avvicinano e se l'Italia sta lavorando per presentarsi al meglio, anche la Svezia non è da meno. Con una differenza di fondo: la pressione è tutta sugli Azzurri di Ventura chiamati a non fallire l'appuntamento con la qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. Un motivo in più per arrivare al doppio confronto con la mente sgombra e pensare semplicemente a giocare al meglio. Per l'Italia ci sarà invece ogni attenzione e al minimo errore riprenderanno le critiche nei confronti di un progetto che fin qui ha lasciato a desiderare.

La vigilia di Ventura

Tranquillità e recupero energie

Gian Piero Ventura in questi giorni sta professando calma e pazienza. La doppia sfida contro la Svezia dovrà essere prima di tutto un test di tenuta psicologica: riuscire a gestire le pressioni e fare risultato per rispettare le attese e dimostrare che questa Nazionale vale davvero Russia 2018. Il resto conta poco o quasi. Un fardello che l'Italia avrà il compito di gestire e di affrontare, superandolo. Un doppio ostacolo sulla strada mondiale.

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La vigilia della Svezia

Ct Andersson: rispetto ma senza paura

Ciò che non avrà di certo la Svezia, con il ct Andersson che è carico in vista dei playoff Mondiali, un obiettivo comunque importante per la sua nazionale. "La storia non scende in campo. Abbiamo rispetto e non paura" ha sottolineato il commissario tecnico svedese che nutre qualche speranza: "Dovremo giocare al nostro top, concentrati al massimo sempre. Se ci riusciamo possiamo vincere contro tutti". 

Pressione tutta sull'Italia

L'incontro sulla carta è impari, la qualità degli azzurri è nettamente superiore a quella degli svedesi ma il peso e l'ansia da prestazione potrebbero incidere più del dovuto. Andersson lo sa, sin dal giorno del sorteggio: “Prima di sapere chi avremmo incontrato nei playoff, non aveva nessun senso studiare altre squadre. L’Italia è una grande nazionale con tanta storia e tradizione. È ovvio che incontreremo un grande avversario e ho rispetto per l’Italia e per il compito che ci aspetta. Ma la pressione è tutta per loro. Noi dobbiamo riuscire solamente a fare la nostra parte"

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