Verona, Pecchia: “Pazzini resta. Benitez? A Napoli vinse due trofei”
Fabio Pecchia si gode la promozione con il suo Hellas Verona: il secondo posto dietro la SPAL vale il ritorno in Serie A appena un anno dopo la retrocessione maturata sul campo, per la gioia dei tifosi scaligeri. E soprattutto, ottenuta senza passare per la "trappola" dei playoff, dopo una partenza a razzo, un momentaneo crollo ed infine una ulteriore accelerazione che ha visto agganciare e superare in extremis il Frosinone al secondo posto.
"Promozione meritata. E Pazzini resta". Alla fine, la promozione è arrivata: non è stata una cavalcata trionfale, ma l'importante era centrare il primo o il secondo posto, valido per il "salto" diretto in massima serie, senza passare dai playoff. "Ci ho sempre creduto, anche nei momenti più difficili, e anche se è finita all'ultima giornata, all'ultimo sospiro, è stata una promozione bella e meritata", ha spiegato Pecchia, "ho sempre sentito la fiducia della società, non ho avuto mai paura grazie al rapporto diretto col presidente e col direttore sportivo". E per il prossimo anno si riparte subito da una certezza: Pazzini. "E' stato determinante non solo per i gol ma come riferimento per il gruppo, per l'ambiente", ha aggiunto, "al di là di tutto avevamo un gruppo giovane che non aveva l'esperienza per giocare un campionato di vertice, seppure in serie B, per cui il prossimo anno si riparte da Pazzini".
"Benitez? A Napoli vinse due titoli". Capitolo a parte invece quello dedicato al Napoli, dove fu il vice di Rafa Benitez per due anni prima di andare al Real Madrid prima e poi proprio al Verona. E guai a parlare di fallimento" in quel periodo. "Vincere lo scudetto era impossibile contro quella Juventus, ma con lui il Napoli ha vinto due titoli e ha ripreso una certa internazionalità, ha creato una mentalità e posto le basi della squadra di oggi", ha spiegato ancora Pecchia, intervistato da ‘Radio Anch'io Sport' su RadioUno, che il prossimo anno, per la prima volta, affronterà la sua ex-squadra da rivale.
