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Verona-Parma 3-2 nel segno di Jorginho il brasiliano d’Italia

Naturalizzato italiano è alla 7a stagione con gli scaligeri e ha vestito già la maglia dell’Under21. Con 5 reti in 8 gare ha riacceso il calciomercato di Juve e Fiorentina.
A cura di Alessio Pediglieri
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Al secolo è Jorge Luiz Frello Filho, brasiliano naturalizzato italiano nato a Imbituba nel 1991, di mestiere fa il calciatore e gioca in Italia, in Serie A nell'Hellas Verona. Chi è? Jorginho, il nuovo fenomeno del nostro campionato che si sta mettendo in luce nella squadra di Mandorlini, autentica rivelazione e ricca di giovani interessanti in cerca di fama. Prima l'inarrestabile Iturbe, ora il centrocampista ‘totale' capace di segnare già 5 gol e trascinare il Verona in una incredibile vittoria al Bentegodi davanti al proprio pubblico che si gode la squadra scaligera al quarto posto in classifica. Ma Jorginho, per chi mastica di calcio e scandaglia il mondo dei giovani talenti non è del tutto una novità assoluta. Perchè nel nome e nel gioco è un brasiliano puro, ma nella crescita e nella scuola calcistica è italiano d.o.c Anzi, scaligero puro. E questo rende ancor più merito a chi l'ha tenuto in Italia e al giovane calciatore stesso capace di confermarsi ad altissimi livelli.

Brasiliano nel nome, scaligero nel dna – Jorginho, infatti è da tempo al centro della realtà scaligera. Cresciuto calcisticamente nel vivaio gialloblù, ha già alle spalle 7 stagioni a Verona e l'anno scorso fu uno dei principali artefici della scalata verso la Serie A. Capace di ricoprire qualsiasi ruolo nel 4-3-3 di Mandorlini, con le sue 41 presenze (e 2 gol) si è dimostrato ben presto insostituibile guadagnandosi anche la chiamata in Azzurro. Devis Magna infatti, nell'ottobre 2012 lo chiama in Under21 richiamando su di sè le attenzioni dei principali club di serie A. Ma il Verona in estate compie l'impresa di non snaturare la struttura della squadra e tiene duro agli ‘assalti' verso il giocatore, rinnovandogli la fiducia e garantendogli la massima vetrina con un posto fisso da titolare. E lui ripaga tanta responsabilità giocando sempre e segnando 5 gol in 8 gare. Ci mette solamente 4 partite per prendere le misure, per poi non fermarsi più. Il primo è contro il Torino,  5a giornata, nel 2-2 dell'Olimpico, poi un gol al Bentegodi nella vittoria sul Livorno (6a) per 2-1, un altro al Bologna (7a) nel 4-1 del Dall'Ara, fino alla doppietta odierna al Parma (8a giornata) nel 3-2 finale.

Milan, Juventus, Fiorentina: derby di mercato – Sette stagioni a Verona, il grande salto nella Serie A dei ‘grandi' e un futuro da assoluto protagonista. Jorginho poteva lasciare la città veneta già in estate, le pretendenti e le richieste ufficiali non mancavano: la Juventus, il PSG e il Milan si erano infatti mosse per chiudere un accordo sul giocatore ma la volontà della società scaligera e le richieste di Mandorlini hanno fatto desistere tutti dalla tentazione di cederlo subito. Vincendo la scommessa. Alla fine, il Milan ha ceduto l'osso e alla Juventus si è inserita la Fiorentina che avrebbe pronta una soluzione per strappare il giocatore a gennaio. Ma adesso c'è un problema. Davanti alle prestazioni maiuscole e ai 5 gol, oggi Juninho ha un valore di mercato difficilmente calcolabile rispetto a quei 5 milioni o poco più di qualche mese fa. Il Verona si sfrega le mani, Mandorlini si stropiccia gli occhi, l'entourage del giocatore è pronto a fare i debiti conti. E un pensiero va anche alla Nazionale: e se fra otto mesi dovesse ripresentarsi ancora a questi livelli un posto tra i convocati al prossimo Mondiale potrebbe ritagliarselo. Per fare impazzire i brasiliani, lui italiano nel dna calcistico.

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