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Verona, Moras: “Mio fratello sta bene”

Il difensore del Verona ha tranquillizzato tutti sulle condizioni di salute del fratello al quale ha donato il midollo.
A cura di Marco Beltrami
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Buone notizie per Dimitris Moras. Le condizioni di salute del fratello del difensore greco del Verona sono incoraggianti. Nello scorso marzo, Dimitris ha scoperto di essere affetto da una forma di leucemia mieloide acuta. Un male che ha spinto il calciatore a donare il midollo al suo consanguineo, sensibilizzando tutti alle donazioni con una campagna sfociata, grazie al Verona, nell’hashtag #SaveMoras che ha conquistato i social network. Intervenuto ai microfoni di “Sky Football Night” di Sky Sport, Vangelis Moras ha fatto il punto sulle condizioni del fratello per fortuna in miglioramento: “Adesso mio fratello sta bene, i segnali sono molto positivi. Ci vuole ancora un po' di tempo, dal primo giorno avevamo il giusto atteggiamento, quello ci ha aiutato ad affrontare tutto al meglio”.

Vangelis Moras racconta i giorni della donazione

Il giocatore del Verona è tornato sulla sua scelta di donare il midollo raccontando le sensazioni di quei giorni, sensabilizzando tutti sul tema delle donazioni: “E' difficile spiegare quei momenti, perché non pensi mai di poter arrivare a una situazione che mette in pericolo la tua vita. Dal momento che la notizia è arrivata siamo stati tutti uniti, e appena ho saputo di essere compatibile al 100% siamo stati tutti contenti. Dovevamo fare subito il trapianto, dopo il Mondiale sono andato in Australia a farlo, era l'unica cosa che dovevamo eseguire. Ho sempre tenuto privata la notizia, la storia andava avanti da marzo e la società lo sapeva. L'ho fatto perchè volevo dare un segnale, chiunque può fare un trapianto se è donatore, è una cosa semplicissima e puoi salvare una vita. C'è un piccolo prelievo del sangue, sei collegato per 4 ore a una macchina, e nella stessa stanza si trova la tua famiglia".

Un ringraziamento per tutti coloro che sono stati vicino alla famiglia Moras

In conclusione un ringraziamento a tutti coloro che sono stati vicino alla famiglia Moras in questi mesi: “Ora mio fratello rimarrà in Australia per un anno, speriamo di vederlo tornare. Ho ricevuto tanti messaggi di solidarietà, anche da persone afflitte dalla stessa malattia. Devono capire che tutto parte da loro e non da noi, che vediamo la situazione da dietro le quinte. Sono persone che devono stare bene, non mollare mai perché sono loro a darci la forza, e non viceversa".

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