Verona, Mandorlini verso l’esonero: Guidolin in pole

Notte fonda in casa Hellas Verona. La sesta sconfitta su dodici partite di campionato disputate finora, assieme allo "zero" che riguarda il numero di vittorie ottenute dagli Scaligeri finora, ha reso ancor più complicata la permanenza di Andrea Mandorlini sulla panchina gialloblu. Ufficialmente, la società lo ha confermato a più riprese e perfino i tifosi dell'Hellas sembrano decisi a confermarlo: del resto, Mandorlini è l'uomo che ha preso la squadra nel novembre 2010, portandola dalla Lega Pro fino al massimo traguardo della Serie A.
Eppure, il suo futuro appare alquanto incerto. La squadra non riesce ad ingranare: l'ultimo posto in classifica, senza aver mai vinto finora, non è una posizione difendibile. "Ma i tifosi ci hanno incitato fino alla fine, ed una società più vicina di così è difficile trovarla", ha spiegato al termine della partita col Bologna lo stesso Mandorlini. Lo 0-2 rimediato contro gli emiliani, figlio del "solito" black-out difensivo del Verona, parla chiaro: neanche negli scontri diretti la squadra scaligera riesce a tirar fuori gli artigli, e basta un minimo affondo per portarsi in vantaggio.
"Tutti vorremmo fare molto di più, ma non ci riesce", ha poi commentato amaro il tecnico. L'ombra della Serie B è vicina, ed allora serve almeno un segnale: uno scossone, in grado di far cambiare rotta ad una squadra allo sbando. Al termine del match c'è stato un lungo colloquio tra squadra e società negli spogliatoi: il presidente Setti, per ora, non si espone. Ufficialmente, Mandorlini non è in discussione. Ma pare invece che il nome caldo per la panchina del Verona sia quello di Francesco Guidolin. La pausa arriva nel momento giusto: c'è bisogno di rimettere a posto le idee. Alla ripresa, il Verona affronterà il Napoli: un brutto cliente, che andrà al Bentegodi per portare via i tre punti. Con o senza Mandorlini, insomma, ci vorrà una grandissima prova degli scaligeri.