Verona-Chievo 0-1, un lampo di Lazarevic regala il derby ai clivensi

Più che un derby, un'opera d'arte: un dramma per l'Hellas Verona, un romanzo per il Chievo Verona. Un'opera teatrale, in tre atti. Atto primo, la noia: tanta, tantissima, soprattutto nel primo tempo. Poche occasioni da una parte e dall'altra, tanti palloni sprecati, tanta tattica e poca tecnica. Atto secondo, la commedia degli errori: un gol di Cesar annullato dopo sei minuti per un fuorigioco inesistente, fanno gridare allo scandalo ai clivensi e tirare un sospiro di sollievo agli scaligeri. Atto terzo, drammatico per l'Hellas e romanzesco per il Chievo: all'ultimo assalto, arriva la zampata di Lazarevis su assist di Hetemaj, che vale il derby in favore dei clivensi e che getta nello sconforto gli scaligeri. Questo, e poco altro, è stato il Derby della Pearà.
La gara. In casa Hellas si registra il recupero di Juanito Gomez, che il tecnico schiera dall’inizio al posto di Jankovic (solo panchina per Martinho). In difesa spazio a Moras, attacco affidato a Toni e alla buona vena di Iturbe, talento sudamericano. Corini presenta un Chievo rivisitato rispetto alle ultime apparizioni: Estigarribia e Thereau in prima linea. La gara inizia, e c'è subito materiale da moviola: dopo neanche otto minuti, Cesar si avventa sul pallone e realizza il vantaggio clivense, subito annullato dal guardalinee, ma le immagini dimostrano che la rete era regolare.
E' un Chievo in palla, che ci prova anche con Sestu dalla distanza: il tiro però finisce alto. Alla mezz'ora si rivede l'Hellas, che prova il pressing alto ma senza riuscire a rendersi quasi mai pericoloso: il primo tiro arriva al 44′ con Iturbe, ma senza troppe pretese. Prevale, insomma, la noia: la prima frazione si chiude mestamente sullo 0-0. Nella ripresa, il Verona si sveglia, e prova l'assedio: Iturbe dopo pochi minuti prova l'intuizione vincente, ma la difesa clivense chiude tutto. Poi ci prova Thereau, che salta Moras, entra in area ma liscia clamorosamente. Il Chievo si sveglia e replica con due tiri da fuori: prima Hetemaj e poi Radovanovic, ma in entrambi i casi una provvidenziale deviazione salva l'Hellas. Sembra la vittoria della noia, e invece al 92′ arriva il lampo di Lazarevic, che sblocca il risultato.