Ventura: “Belotti sta meglio”. E Zaza è out
Ancora poche ore, e poi a parlare sarà finalmente il campo. Giampiero Ventura e Gigi Buffon sono stati i protagonisti della classica conferenza stampa della vigilia di Svezia-Italia, andata dei playoff di qualificazione ai Mondiali, in programma venerdì 10 novembre alle ore 20.45 a Solna. La marcia d'avvicinamento alla delicata sfida in terra svedese sarà fondamentale per il ct per capire chi schierare titolare nel suo reparto offensivo.
Ventura sulle condizioni di Belotti. Zaza è out
L‘infortunio di Zaza, protagonista di un momento di forma eccezionale al Valencia, ha complicato i piani del commissario tecnico. L'ex bomber della Juve con Stephan El Shaarawy, Danilo D'Ambrosio e Leonardo Spinazzola non sarà della partita. Ventura spera nel suo recupero per la partita di ritorno: "Zaza ha avuto un piccolo problema, ma non disperiamo. Belotti sta decisamente meglio, era reduce da due partite con poco allenamento, quindi non era al massimo della condizione".
L'Italia vuole andare al Mondiale, parola del Ct
A prescindere da chi guiderà l'attacco azzurro in Svezia-Italia, bisognerà scendere in campo con la fiducia dei propri mezzi, gettandosi alle spalle le ultime prestazioni tutt'altro che positive. Ventura predica rispetto nei confronti dei suoi avversari che partono sfavoriti secondo quote e pronostici, ma ribadisce che l'Italia vuole conquistare i Mondiali a tutti i costi. E per farlo bisognerà mettere le premesse alla qualificazione nel match in trasferta che per Ventura è la partita più importante della carriera: "Dopo le dichiarazioni di Coverciano ho detto che abbiamo grande voglia di fare, vogliamo raggiungere i Mondiali. C’e grande rispetto per la Svezia, ma abbiamo grande convinzione di fare bene. E’ una gara che si gioca in 180′, noi dobbiamo far gol, serve almeno farne uno. Non sento il rischiare di sbagliare prestazione, abbiamo preparato bene la gara. Se è la partita più eccitante della mia carriera? Si è la più importante, ci giochiamo mezzo Mondiale in questa gara".
Buffon e le motivazioni dei playoff di qualificazione ai Mondiali
Capitan Buffon non vuole nemmeno sentire parlare di un risultato negativo. Sarà una partita dalle grandi motivazioni, anche per un calciatore esperto come lui, che inizia a intravedere il ritiro a fine stagione (a meno di conquista della Champions della Juventus): "Noi giocatori troviamo motivazioni con i traguardi da raggiungere, sono i sogni che hai fin da bambino. Finché riusciranno a darmi questo entusiasmo per continuare a giocare lo farò. Se andrà bene mi darà una grande gioia, altrimenti…".
Il precedente del 2004 e l'assenza di Ibrahimovic
Quella contro la Svezia è una gara che evoca ricordi importanti per Buffon. Il portiere non dimentica il precedente del 2004, quello in cui l'ex compagno Ibra segnò di tacco in extremis per un pareggio che grazie al "biscotto" nella partita successiva tra Danimarca e Svezia costò all'Italia l'eliminazione. Il portiere torna sul passato: "Il match più importante che ho giocato contro la Svezia è stato nell’Europeo del 2004, abbiamo pareggiato, ma non ho un bel ricordo. In alcune occasioni abbiamo anche perso, basti pensare alla prima volta che ho giocato qui. Siamo stati sconfitti 1-0. E’ una squadra che va rispettata, fanno sempre la loro gara. Dobbiamo giocare una grande partita per avere la meglio. Loro senza Ibra? E' un accentratore di gioco, loro si sono responsabilizzati. Adesso sono più liberi di tentare qualcosa di diverso, anche se Ibra è uno di quei giocatori che può vincere una gara da solo".