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Varsavia, sui tifosi arrestati il Ministero degli Esteri: “Vigiliamo con massima attenzione”

Emma Bonino con una nota ufficiale garantisce la costante presenza del Governo italiano per salvaguardare i diritti dei 22 tifosi della Lazio rinviati a giudizio.
A cura di Alessio Pediglieri
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tifosi lazio a varsavia

Fanno ancora parlare e molto i tifosi biancocelesti fermati e giudicati per direttissima dalle autorità polacche dopo i disordini che hanno preceduto il match di Europa League tra il Legia Varsavia e la Lazio, conclusosi con la vittoria (e qualificazione) dei capitolini per 2-0. In Polonia, dopo che oltre 100 tifosi sono stati rilasciati, sono ancora 22 i tifosi in attesa di essere processati e per garantire loro i diritti costituzionali si è mossa in modo massiccio anche l'ambasciata italiana e  il ministro degli Esteri, Emma Bonino che oggi con un comunicato ha provato a tranquillizzare le famiglie garantendo la massima attenzione al caso e il controllo ferreo che vengano salvaguardati i nostri connazionali arrestati: "L'Ambasciata è entrata in contatto con tutte le famiglie delle persone rinviate a giudizio sollecitandole a designare un avvocato difensore e fornendo indicazioni su come presentare ricorso e quali ulteriori iniziative giudiziali potrebbero essere poste in atto nei prossimi giorni. Nel frattempo, si è già potuto ottenere il permesso per alcune visite in carcere da parte dei parenti di alcuni dei detenuti". Il ministro Bonino ha poi fatto sapere che "Certamente vanno fatti gli opportuni approfondimenti sulle modalità che hanno portato al fermo dei tifosi della Lazio e alla decisione delle autorità giudiziarie polacche di trattenere e rinviare a giudizio 22 persone".

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