Varsavia, liberi in giornata 107 tifosi della Lazio (video)
Sono ancora 107 i tifosi della Lazio che si trovano in stato di fermo a Varsavia (in Polonia) dopo la retata effettuata dalla polizia nel centro della capitale a causa degli incidenti scoppiati prima della partita di Europa League tra Legia Varsavia e Lazio. Tutto era cominciata per un'aggressione degli ultrà capitolini agli agenti. "Sono cominciati tutti i processi con rito abbreviato e come comunicato dalle autorità polacche dovrebbero essere tutti liberati in giornata anche perchè stanno per scadere le 48 ore relative allo stato di fermo", è questa l'evoluzione della vicenda spiegata dall'ambasciatore italiano a Varsavia, Riccardo Guariglia.
I fatti di giovedì. All'alba un gruppo di supporters del Legia aveva fatto irruzione nell'albergo dove cinque tifosi biancocelesti stavano rientrando: all'arrivo della polizia, è scattata la perquisizione che ha riscontrato oggetti contundenti e armi da taglio nelle stanze dei sostenitori biancocelesti. Nell'albergo alloggiavano complessivamente 17 tifosi laziali, tutti fermati dopo la perquisizione delle stanze e processati per direttissima (a loro è stato anche impedito di assistere alla partita e sono stato espulsi). Nel primo pomeriggio, nel centro di Varsavia, è seguito un lancio di pietre e bottiglie da parte di supporter laziali verso le forze dell'ordine, che ha portato ad altri 120 fermati, subito condotti in caserma per l'identificazione. In totale, 197 tifosi della Lazio (ne erano presenti almeno 750 al seguito della squadra) sono stati fermati, 60 sono stati rilasciati e 63 a processo per direttissima. Tra l'altro, si erano registrati disordini anche in occasione della gara d'andata giocata all'Olimpico.