Vargas, un ‘pacco’ da 15 milioni divenuto eroe nazionale in Cile

Bastano due gol, uno dei quali bellissimo, per far sorgere dubbi e rimpianti? Nel caso di Edu Vargas, 25enne cileno di belle speranze, la risposta è affermativa. Dopo la prima semifinale di Copa America, vinta dalla "Roja" grazie alla doppietta dell'attaccante, sono in molti a Napoli a chiedersi se non è il caso di trattenere il giocatore e dargli un'altra chance. Probabilmente se lo starà chiedendo anche Aurelio De Laurentiis che, nel gennaio 2011, lo acquistò a caro prezzo dall'Universidad de Chile (15 milioni di euro) dopo i rapporti più che lusinghieri degli scout partenopei e degli esperti di mercato sudamericano che in Edu Vargas vedevano il nuovo Neymar. Arrivato a Fuorigrotta, il gioiello di Santiago del Cile sbattè però il muso sulla dura realtà del campionato italiano e faticò ad ambientarsi. A rendere ancora più difficile il suo inserimento, in un Napoli che aveva in Cavani, Lavezzi e Hamsik i suoi tre tenori principali, ci fu anche la diffidenza con la quale Walter Mazzarri diede il benvenuto al ragazzo.

I successivi trasferimenti all'estero, tutti rigorosamente in prestito, non hanno regalato risposte ai dubbi amletici di De Laurentiis: ieri convinto, oggi titubante sull'effettivo valore di Edu Vargas. Il passaggio al Gremio, nel gennaio 2013, produce 6 gol in 18 partite. Quelli al Valencia e al Qpr poco di più. Meteora? Pippone? Gli aggettivi sono caduti piovosi sulla testa dell'attaccante, fino alla magica serata di Santiago del Cile quando i suoi due gol hanno risvegliato l'orgoglio nazionale e mandato un messaggio ai tifosi del Napoli che, in coro, si sono chiesti: "Ma perché prendere Jonathas, quando in casa abbiamo Edu Vargas?". La risposta alla domanda lecita del popolo azzurro, dovrà darla nei prossimi giorni Maurizio Sarri. Solo lui potrà cambiare il destino di Edu Vargas. Un destino che, se fosse per De Laurentiis, sarebbe ancora lontano da Napoli. Definitivamente.