VAR sui maxi schermi per il pubblico e ai Mondiali in Russia: ma questo calcio è pronto?
Fra poco non ci sarà più l'attesa da parte dei tifosi sugli spalti, guardando l'arbitro indaffarato a controllare sullo schermo a bordo capo se un gol dev'essere convalidato o un intervento sanzionabile. Tutto ciò potrebbe essere trasmesso sui maxi schermi degli stadi a totale fruizione anche degli spettatori. Insieme alle azioni più belle e salienti delle partite, quasi in tempo reale.
Insomma, un VAR 2.0, ipertecnologico e sempre più ‘popolare', ovvero a disposizione di tutti. E' il pensiero dell'attuale responsabile della Moviola in campo in Serie A, Roberto Rossetti, ex internazionale passato a controllare le immagini che tanto stanno facendo discutere tutti. "In positivo" sostiene lui, anche se le polemiche non mancano ogni domenica sera.
Rossetti e il VAr 2.0
Visto che oramai la Figc e la Lega Serie A hanno sdoganato la moviola in campo, ora si può procedere al passo successivo. La tecnologia VAR intesa come sintesi di una scelta collegiale che possa coinvolgere in tempo reale anche il pubblico, rendendolo protagonista diretto e dando un metro ancora più limpido nel rapporto tra classe arbitrale, calciatori e tifosi.
Probabilmente si vedranno sul maxischermo le immagini della decisione cambiata. Il Var è diventato anche un fenomeno sociale: prendere la decisione giusta è diventato l'obiettivo importante e tutti la stanno vivendo in modo positivo.
L'entusiasmo di Rizzoli: VAR con l'1.5% d'errore
Per il mondo arbitrale ad oggi, il rendimento della tecnologia durante le partite è considerato positivo anche se ci sono ulteriori sforzi per migliorare e per garantire maggiore uniformità nell'intervento e nell'informazione. Il 2018 potrebbe essere l'anno della tecnologia VAR, così come sostiene anche Nicola Rizzoli, designatore arbitrale CAN
Il gol del Napoli di Hamsik con la SPAL e quello di Bonucci contro la Sampdoria hanno dimostrato un VAR infallibile: in entrambe le situazioni l'intervento è stato preciso. Sono in aumento i comportamenti positivi: i giocatori sono la categoria che meglio ha percepito il progetto
Var mondiale a Russia 2018: il punto di non ritorno
Tutto ciò potrebbe essere una realtà concreta già dal prossimo 3 marzo 2018 quando il presidente Gianni Infantino prenderà parte al meeting annuale dell’International Football Association Board per pronunciarsi definitivamente sull’utilizzo o meno della VAR ai Mondiali 2018. Una scelta che appare oramai scontata e che – se si concretizzasse – lancerebbe la moviola sui maxi schermi nella competizione calcistica più importante. Una sorta di definitivo benestare, un punto di non ritorno.