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Vanden Borre ci ha ripensato: niente ritiro e firma con il Mazembe

Il difensore belga, ex Genoa e Fiorentina, ha trovato l’accordo con la società congolese: nota al pubblico italiano per aver sfidato l’Inter di Benitez nella finale del Mondiale per club 2010.
A cura di Alberto Pucci
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Nonostante la sua esperienza italiana non sia stata memorabile, Anthony Vanden Borre potrà tranquillamente raccontare ai nipotini di aver giocato in Serie A. Il difensore belga, che tra il 2007 e il 2009 giocò con Genoa e Fiorentina, è però ancora lontano dal diventare nonno e dal lasciare il calcio: sebbene ne avesse intenzione fino a qualche settimana fa. Dopo essere tornato in patria per vestire la maglia dell'Anderlecht e aver tentato l'avventura in prestito in Francia con il Montpellier, Vanden Borre è ora pronto per scendere in campo con il Mazembe: formazione della Repubblica Democratica del Congo, finalista del Mondiale per club del 2010 perso contro l'Inter di Rafa Benitez. Rescisso il contratto con il club belga, il trentenne difensore ha così scelto di trasferirsi nel paese d'origine della madre e di cambiare totalmente vita.

Le delusioni italiane

In controtendenza ai molti giocatori europei che sono volati verso la ricca Cina, il 29enne belga ha deciso di spiazzare tutti scegliendo l'Africa e una delle squadre più famose di quel continente, capace di vincere per cinque volte la CAF Champions League. Per Vanden Borre si tratta di una scommessa intrigante, dopo le delusioni raccolte in Italia. Fu un'assoluta meteora con i viola, a quel tempo allenati da Cesare Prandelli, con i quali vide il campo soltanto in un paio di occasioni. Andò meglio al Genoa dove, con Giampiero Gasperini, collezionò invece trentuno presenze. Cresciuto nelle giovanili dell'Anderlecht e titolare nel Belgio nel Mondiale 2006 e in quello del 2014, il difensore riuscì anche a giocare in Champions League e a sfiorare il suo primo gol nella coppa dalle grandi orecchie durante una sfida contro il Chelsea.

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