Uscite fino a notte fonda dopo la sconfitta di Torino: il motivo del ritiro del Milan
È un momento molto particolare per la stagione del Milan. Il club rossonero sta lavorando per raggiungere il quarto posto in classifica ma la situazione dello spogliatoio del Diavolo non è delle migliori: la squadra di Gennaro Gattuso è in ritiro punitivo scelto e, a dispetto di quanto si dice da giorni, non è solo colpa di Bakayoko. Il ritardo del centrocampista francese all'allenamento del primo maggio, giorno in cui è arrivato il discorso motivazionale di Ivan Gazidis alla squadra, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: secondo quanto si legge su La Gazzetta dello Sport, dal centro sportivo di Milanello fuoriesce un certo malumore per alcuni comportamenti poco professionali da parte di alcuni calciatori nell'ultimo periodo di questa stagione e questo avrebbe compromesso il finale di campionato in maniera molto evidente.
Secondo quanto riporta la Rosea ci sono alcuni calciatori rossoneri che non si allenerebbero come richiede Gattuso e lo stesso tecnico ha fatto riferimento agli atteggiamenti arroganti da top player in maniera assolutamente immotivata per quanto fatto vedere finora. Si è parlato anche dei ritardi dei alcuni calciatori e di chi viene pizzicato in modalità troppo leggera negli intervalli e nei post partita di gare, oltre a chi è stato visto fino a notte fondissima nei locali milanesi dopo la sconfitta di Torino. La situazione "spogliatoio" in casa Milan è una bomba ad orologeria e sembra essere abbastanza fuori controllo: questo non è certo solo riconducibile al tecnico ma sembra evidente che il "Rino nazionale" non ha più in mano la situazione. Con il senno di poi, se facciamo riferimento a episodi sotto gli occhi di tutti come il litigio Kessie-Biglia in panchina nel derby di Milano forse questo sembra molto meno incredibile e ci restituisce un po' il polso della situazione in casa rossonera.