Uomini brand e scambio di mercato: Ronaldo vs Neymar è già l’affare del secolo
Sette anni dividono due dei re del calcio. Neymar e CR7 condividono il compleanno, il 5 febbraio, e si dividono gli occhi del mondo. Al Bernabeu, l'andata degli ottavi è soprattutto una sfida. Tutto il resto è conversazione. E chissà che l'anno prossimo non si ritrovino a squadre invertite.
Come arrivano al big match
Cristiano Ronaldo, miglior marcatore della storia del Real Madrid, ha toccato quota 429 gol con la tripletta numero 33, alla Real Sociedad. Neymar, che ha iniziato il 2018 con la quaterna al Digione del 17 gennaio, “si è adattato perfettamente: gioca bene, segna e si diverte” sintetizza all'Equipe Predrag Mijatovic, l'ex attaccante dei blancos che decise la finale contro la Juventus di Champions League del 1998. Finora, ha realizzato 321 gol e 171 assist. Alla sua età, CR7 aveva segnato una novantina di reti in meno (213) e la metà degli assist (89) giocando però una cinquantina di partite in meno.
La sfida nei numeri
Si sono sfidati sette volte dal 2013 ad oggi. Neymar ha vinto una volta di più e segnato in gol in più del miglior realizzatore del Portogallo. Quest'anno, il brasiliano sembra influire di più nel gioco della squadra. Mantiene una media di 51,6 passaggi a partita contro i 23,8 di CR7 e vince 13 contrasti a partita contro 3,8. Quando c'è lui in campo, il PSG segna di più (3,6 reti di media, 2,6 senza di lui), vince di più e ottiene più punti.
L'effetto non è poi così diverso dai benefici che la presenza di Ronaldo porta al Real Madrid. Certo, la crisi di metà stagione ha ridotto a 0,88 la sua media di gol a partita, lontana dallo stratosferico rendimento di 1,23 reti a partita nel 2014-2015, ma in campionato tira 6.8 volte ogni 90 minuti, il dato più alto dal 2014. Ma subisce solo 0,8 falli a partita: il Real, dunque, fa meno male, con o senza CR7. “Ci sono cose che facevo a vent'anni e che ora non posso fare più” ha ammesso.
Ronaldo ha segnato 299 gol nella Liga, secondo attaccante più prolifico di sempre dietro Messi, 27 al Siviglia, la sua vittima preferita. Tre volte Pichichi della Liga, sei volte capocannoniere della Champions, non scende sotto i 20 gol stagionali da 12 anni, Ronaldo rimane come il Cid Campeador. Un potere che Neymar sta iniziando a conquistare a Parigi. “Quando Neymar e Ronaldo non sono in campo” sostiene Mijatovic, “i compagni hanno meno fiducia. Quando sono al top, invece, la loro presenza rassicura tutti perché in qualunque momento possono regalare un colpo di genio”.
Le frecciatine di Messi e Thiago Silva
Thiago Silva, che evidentemente non ha dimenticato lo shock della rimonta del Barcellona dell'anno scorso, stuzzica CR7 a Le10 Sport. È più difficile marcare Messi, dice, che Cristiano Ronaldo. “Con Ronaldo poi impostare una marcature con un secondo giocatore che arrivi da dietro, Messi può fare cose straordinarie anche uno contro due”.
Messi, intanto, ha scaricato l'ex compagno di squadra. Da quando è partito Neymar, ha detto a World Soccer, “abbiamo perso molto del nostro potenziale offensivo ma siamo migliorati in difesa. Ad oggi siamo poi messi benissimo in mezzo al campo. Abbiamo più equilibrio e questo ci permette di essere più forti dietro”. Insomma, nessuno rimpiange il brasiliano, almeno a parole.
Stelle da 20 milioni a stagione
Ronaldo, che rimpiange la decina di milioni che separano il suo ingaggio da quello di Messi, ha firmato un rinnovo del contratto con rinnovo verso l'alto da 21 a 23 milioni a stagione. Guadagna poco più di Neymar che, rivela l'Equipe, incassa 3 milioni e 67 mila euro al mese, al lordo delle ritenute ovvero 20,5 milioni netti all'anno. Da solo, supera l'intero monte ingaggi della squadra dell'Amiens, che lotta per salvarsi. È un privilegiato, i suoi compagni lo sanno e lo accettano. Non c'è alcuna gelosia, sostiene Rablot, convinto che Real e PSG se la giocheranno alla pari.
Il potere sui social
L'istituto Synthesio ha analizzato per l'Equipe l'audience globale delle due star. Il portoghese trionfa con 69 milioni di follower su Twitter contro i 38 del brasiliano che ha fatto molto parlare per lo scatto di Mario Testino per la collezione Towel Series, una raccolta di immagini che si ispira alle pose delle dive degli anni '50 e '60.
Neymar ha una fanbase per un terzo brasiliana che raggiunge, sommando tutti i profili social, i 187 milioni di fan: ogni post sponsorizzato, rivela uno studio su Le Parisien, può valere fino a 459mila euro. Il brasiliano, ha spiegato al quotidiano parigino Stephane Guerry, presidente di Havas Sport & Entertainment, “rappresenta da solo una tipologia di media”. Per raggiungere il suo stesso livello di esposizione raggiunto dall'inizio di quest'anno, un'azienda dovrebbe spendere 34 milioni.
CR7 è invece un brand più globale. Gli sponsor, nominati 580 volte fra giugno 2016 e 2017, ringraziano: il valore dei suoi post supera il milione di dollari per ogni contenuto o video in cui compaiono i brand associati a CR7, secondo lo studio condotto per Forbes da Hookit, gruppo californiano che misura interazioni e views sui video tra Facebook, Instagram e Twitter degli atleti e i post degli sponsor in cui l'atleta viene menzionato o compare in fotografia. Il risultato è inequivocabile: nessuno sportivo al mondo, oggi, è “marketable” come Cristiano Ronaldo.
Lo scambio da sogno è davvero possibile?
O'Rey può infiammare il mercato post Mondiale di Russia. “Cristiano Ronaldo è lo specchio in cui mi guardo. Tutti sognano di essere come Cristiano e Messi” ha detto al quotidiano As. Secondo Marca, il Real Madrid avrebbe pronto un tesoretto da 300 milioni che potrebbero essere in parte ammortizzati proprio dalla vendita di CR7. Arrivare al Real era il sogno del piccolo Neymar che visitò Valdebebas nel 2006 quando aveva 13 anni. La “pazza idea” dello scambio non piace al presidente spagnolo, Mariano Rajoy. “Neymar al Real Madrid? Non mi piacerebbe vederlo vestito di bianco” ha dichiarato.
Se fossero superate le clausole del contratto del brasiliano, con l'eventuale ok del presidente Al Khelaifi, Neymar tatticamente si inserirebbe al posto di Ronaldo, magari partendo a sinistra e lasciando il posto di centravanti titolare a Benzema, che il portoghese ha protetto dai fischi del Bernabeu. Ma questo è solo fantacalcio. Almeno per ora.