United, Mourinho duro su Pogba: “Non indosserà mai più la fascia di capitano”
Le scorie della partita pareggiata con il Wolverhampton e delle polemiche nate subito dopo il triplice fischio dell'arbitro, sono ancora evidenti in casa Manchester United. In primo piano c'è sempre la "Guerra dei Roses" tra José Mourinho e Paul Pogba: ormai arrivati quasi allo scontro fisico, dopo settimane di discussioni negli spogliatoi e attacchi attraverso i media e i social. L'ultimo capitolo i due lo hanno scritto in occasione della gara di Coppa di Lega inglese.
Al termine della partita, che ha sancito l'eliminazione dello United per mano del Derby County di Lampard, si è infatti parlato soprattutto della scelta tecnica di Mourinho di lasciare in tribuna il francese. Davanti alle domande dei giornalisti, il portoghese ha però tagliato corto e annunciato una decisione importante: "Ho deciso che Pogba non sarà più il secondo capitano. Ma sempre io avevo deciso che lo fosse ed è una scelta che non devo spiegare". Non è finita perché alla ripresa degli allenamenti lo special one avrebbe rivolto occhiatacce al francese: in un video reso noto Sky Sports UK si sente un chiaro: “Paul, get out!” (“Paul, vai fuori!”).
Juventus e Barcellona alla finestra
Paul Pogba non sarà dunque più il vice di Valencia e non scenderà più in campo con la fascia al braccio. Una scelta, quella di Mourinho, che ha ovviamente enfatizzato la rottura insanabile con il campione del mondo (colpevole di aver criticato il tecnico dopo l'ultima partita di Premier League) e che pare sia stata recepita in maniera positiva dalla squadra, come ha rivelato il tabloid "Daily Telegraph": imbeccato da una soffiata da parte di una "talpa" all'interno dello spogliatoio.
L'episodio ha ovviamente alimentato le voci di una possibile partenza del giocatore francese: seguito da tempo da Juventus e Barcellona. Non è infatti un mistero l'interesse dei bianconeri (destinazione gradita anche a Pogba) e quello dei blaugrana. Per strappare al club di Old Trafford il giocatore, blindato da un contratto fino al 2021, ci vorrà però un investimento di circa 100 milioni di euro.