Unica nota lieta, l’Italia vince in Israele. Ma che sofferenza
Il lungo viaggio della nostra Nazionale verso la Russia, dove nel 2018 si giocheranno i mondiali, è cominciato dallo stadio "Sammy Ofer" di Haifa. Per il girone G, gli Azzurri hanno affrontato e battuto Israele al termine di una partita giocata bene solo a tratti dai nostri ragazzi. Nel quarto incrocio ufficiale tra le due squadre (Italia imbattuta, dopo due vittorie e un pareggio), la formazione di Ventura ha rischiato di gettare a mare ciò che aveva costruito nel miglior momento della sua gara.

Nonostante i due gol arrivati nella prima mezzora, l'undici azzurro ha sofferto fino al sigillo definitivo di Immobile: arrivato a pochi minuti dal termine. Buona la seconda, dunque, per Ventura che aspetta la Spagna (il prossimo 6 ottobre a Torino) e allunga la striscia positiva a 28 partite d'imbattibilità nelle gare di qualificazione ai Mondiali.
La garanzia di Pellè
Dopo il fischio d'inizio dell'arbitro Karasev, l'Israele ha messo subito in campo grinta e velocità. Spinta dal rumoroso pubblico di casa, la formazione di Elisha Levi ha schiacciato l'Italia nei primi dieci minuti e messo in difficoltà Bonucci e compagni. Nonostante l'aggressività israeliana, la nostra Nazionale ha però saputo rispondere sfruttando l'incerta difesa avversaria e trovando la rete del vantaggio: nato da una bella apertura di Verratti per Antonelli e rifinita dal tap-in di Pellè: al suo decimo gol con la maglia azzurra in 20 presenze ufficiali.
Spento l'ardore avversario, l'Italia ha raddoppiato al 31esimo grazie al penalty di Candreva: conquistato da un'alta discesa sulla sinistra di Bonaventura, steso ingenuamente da Ben Britton in area di rigore. Sotto di due gol la squadra di casa non si è data per vinta e, complice un errore di Chiellini, ha dimezzato il passivo con una splendida rete di Ben Haim: autore di un pallonetto morbido che ha beffato Buffon. Dopo una conclusione debole di Eder, parata a terra da Goresh, nel minuto di recupero altra grande chance per Pellè che dopo aver schiacciato di testa ha trovato sulla sua strada lo straordinario riflesso del numero uno di Israele.
Il rosso a Chiellini e la sofferenza finale
Al rientro in campo, dopo i consigli tattici che Ventura ha dato negli spogliatoi, l'Italia ha sfiorato il terzo gol con Eder: bravo e sfortunato dopo una percussione centrale, conclusa con un pallonetto finito fuori di poco. Nonostante l'occasione iniziale, Israele ha preso coraggio e impegnato Buffon con la sberla da fuori di Nir Britton: arrivata qualche minuto prima dell'espulsione di Chiellini. In inferiorità numerica, e con Ogbonna e Florenzi in campo al posto di Bonaventura e Candreva, per la squadra di Ventura è cominciata un'altra partita.
Schiacciata nella propria trequarti, tutta a copertura della propria area di rigore, l'Italia ha rischiato prima su un traversone insidioso di Davidzada e poi sulle due occasioni di Kehat e Zahavi: disinnescate entrambe da Gigi Buffon. Complice l'uomo in meno e alcuni componenti della squadra in evidente debito d'ossigeno, la formazione azzurra si è affidata al contropiede: decisivo nel finale quando Immobile (subentrato a Eder) ha spezzato il forcing di Israele con un destro vincente da dentro l'area avversaria. Poco prima della fine, l'attaccante della Lazio è andato vicino anche al quarto gol: rete che, però, sarebbe stata davvero una punizione fin troppo ingiusta per i coraggiosi giocatori israeliani.