Under 21, la Germania campione d’Europa: battuta la Spagna 1-0
La Germania vince l'Europeo Under 21 battendo in finale la Spagna con una rete di Weiser nel primo tempo e raggiunge questo traguardo per la seconda volta nella manifestazione. La squadra di Kunz ha mostrato più voglia di vincere fin da subito e ha imposto un ritmo alla gara, soprattuto nella prima frazione, che la rappresentativa spagnola non è mai riuscita a spezzare. Nella ripresa la Roijta ha provato a cambiare marcia ma i tedeschi si sono chiusi in maniera quasi perfetta e hanno provato a ribaltare il campo in più di un'occasione, provando a tenere la palla lontana dalla propria porta. Vittoria meritata per l'applicazione tattica, per il temperamento mostrato in campo e per come i calciatori tedeschi hanno affrontato tutto il torneo.
Stefan Kunz schiera i suoi con il 4-2-3-1 utilizzato nella semifinale contro l'Inghilterra e vede Pollersbeck in porta, Toljan, Stark, Kempf e Gerhardt in difesa; Haberer e Arnold davanti alla difesa con Weiser, Meyer, e Gnabry alle spalle di Philipp. Non recupera Selke dall'infortunio. Alberto Celades risponde con il solito 4-3-3 che vede Kepa tra i pali; Bellerin, Mere, Vallejo e Johny sulla linea difensiva; Saul Niguez, Llorente e Ceballos in mediana e Deulofeu, Sandro Ramirez e Asensio nel tridente offensivo.
Primo tempo. La Germania, dopo aver atteso la Spagna nella sua metà campo, sposta il suo baricentro più avanti e al 7′ Meyer colpisce il palo con un ottimo colpo di testa su cross da sinistra di Gerhardt. I tedeschi occupano meglio il campo e mettono in difficoltà la Rojita sulle palle da fermo, con Kepa che deve fare gli straordinari. Molto buono l'impatto sulla gara di Haberer e Arnold in mezzo al campo che riescono a far girare velocemente la palla e mettono pressione ad ogni timido tentativo di palleggio della squadra spagnola. Al 40′ arriva il meritato vantaggio per i tedeschi con Weiser: l'esterno dell'Herta Berlina beffa Kepa con un gran colpo di testa sul secondo palo dopo un ottimo cross di Toljan.
Secondo tempo. La Spagna parte forte nella ripresa e mette paura a Pollersbeck in un paio di situazioni ma i tedeschi non si fanno schiacciare e rispondono subito con una grande occasione di Gnarby, che viene respinta da Kepa in maniera egregia. La squadra di Kunz riesce a tenere la foga agonistica degli spagnoli che portano in campo un altro temperamento. Al 71′ la squadra di Celades va vicinissima al pareggio con Dani Ceballos che dribbla due avversari, calcia dal limite e sfiora il palo alla sinistra di Pollersbeck. L'ingresso di Gaya ha portato brillantezza sulla fascia sinistra e ora i ragazzi in maglia rossa sembrano essere più convinti quando hanno campo. La Spagna inserisce Inaki Williams e Borja Mayoral nel finale ma il pareggio non arriva e il titolo europeo va ai tedeschi per la seconda volta nella storia della manifestazione.
Il migliore. Guida tecnica e caratteriale della sua squadra: Maximilian Arnold è il faro della Germania campione d'Europa. Lotta a tutto campo, non sbaglia una palla da fermo e quando c'è da commettere qualche fallo per spezzare il gioco non si tira indietro. Non è una scoperta per chi segue la Bundesliga: questo classe 1994 del Wolfsburg è davvero un calciatore completo di cui sentiremo parlare spesso nei prossimi anni. Ottima prestazione anche di Stark e Kempf, che si immolano su ogni pallone e riescono a fermare le folate offensive della Spagna. Non si può non menzionare l'autore del goal vittoria, Mitchell Weiser: il laterale dell'Herta è stato uno dei punti fermi della squadra di Kunz e stasera ha vestito anche i panni dell'uomo della provvidenza.