Una Trivela affonda la Croazia: Quaresma decisivo al 117′, Portogallo ai quarti
Tra Croazia e Portogallo è andata in scena una pessima partita per 115 minuti di gioco. Poi, nella parte finale del secondo tempo supplementare è accaduto di tutto, con Perisic che sullo 0-0 colpisce un clamoroso palo e il Portogallo che sull'azione di rimessa in classico contropiede si presenta davanti a Subasic con Cristiano Ronaldo che fa l'unica cosa buona in un tutto il match scaricando la sua rabbia contro il portiere croato che respinge. Ma nulla può sul tocco di testa di Quaresma, il Trivela che infila la decisiva palla dell'1-0 e trascina il Portogallo ai quarti di finale. Una partita che non ha vissuto sussulti particolari vista l'assenza, ingiustificata, dei principali protagonisti in campo. Tra tutti, Cristiano Ronaldo, in letargo per 115 minuti, sempre avulso dalla manovra, sempre incapace di trovare le giocate che con la maglia del Real Madrid lo hanno consacrato tra i migliori di sempre. Per poi essere decisivo alla fine, permettendo all'ex nerazzurro Quaresma segnare la rete più importante della sua carriera. Un Portogallo che ha mantenuto fede alla sua nomea attuale, di squadra semi anonima, difficile da battere ma senza qualità per poter definitivamente sfondare. La Croazia ha mostrato solidità del collettivo, nulla di nuovo, ma anche un limite dei biancorossi che hanno dimostrato di non sapere cambiare marcia né soluzioni offensive quando è stato richiesto.
La partita
Ottavo di finale tra i più importanti che vede di fronte il Portogallo di Cr7 contro la Croazia dei talenti capace di infliggere una bruciante sconfitta dalla Spagna campione in carica. La prima occasione è targata però da Pepe che a metà primo tempo sfiora il gol di testa, sorvolando la traversa, per un Portogallo che ha deciso di affrontare la Croazia a viso aperto malgrado i biancorossi siano tecnicamente con maggior qualità. I croati giocano in modo maggiormente corale, senza cercare le giocate dei singoli ma con una manovra di gruppo per mettere in difficoltà la retroguardia lusitana.
Primi 45 minuti di studio da parte delle due squadre che evidentemente si temono e pensano più a non subire che ad affondare il coltello. Entrambi i portieri non vengono mai impegnati seriamente con azioni reali che si contano sulla punta delle dita di una mano, senza che il gioco – e lo spettacolo – decolli.
La ripresa vede la Croazia subito pericolosissima grazie a Brozovic che spreca un'ottima occasione per portare in vantaggio la propria nazionale. E' la scossa per una ripresa più pimpante, con i croati che prendono in mano le redini del gioco e il Portogallo che prova a colpire di rimessa con lo spettacolo che ci guadagna. Al 61′ è Vida a provare la via del gol, con un colpo di testa che sfiora la porta e la Croazia sembra crederci maggiormente. Ma non sfonda.
Si arriva così ai supplementari, con due squadre che non riescono comunque a superarsi. Nella Croazia entra il fiorentino Kalinic al posto del bianconero Mandzukic che va subito vicino alla realizzazione personale dopo qualche minuto di gioco. Il Portogallo di un Cr7 inesistente aveva invece cambiato nei 90 minuti già due giocatori inserendo Sanches e Quaresma senza avere dei risvolti positivi. Lo 0-0 resiste, i minuti trascorrono e le occasioni mancano. Anche il secondo tempo supplementare si consuma senza sussulti con Croazia e Portogallo che accettano la lotteria dei calci di rigore.
Nel forcing finale è la Croazia a giocarsi l'ultimo assalto all'arma bianca con Perisic che al 116′ colpisce un clamoroso palo. Sull'ultima azione di rimessa, in contropiede, il Portogallo gioca il jolly: Cristiano Ronaldo, fermo per tutto il match scarica la rabbia su Subasic che respinge come può con la sfera che arriva su Quaresma che di testa mette dentro la palla del vantaggio. E diventa l'uomo qualificazione.