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Una Toyota Cup e un trofeo Bernabeu all’asta a Londra: sottratte al Milan

I due trofei stavano per essere battuti da Sotheby’s ma un’inchiesta della polizia italiana per appropriazione indebita ha fermato il tutto. Le due Coppe sarebbero state sottratte dal Museo di San Siro in modo irregolare ma l’indagato in questione afferma di esserne il legittimo proprietario.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un giallo in pieno stile quello che ha visto due trofei vinti dal Milan essere inseriti in un'asta di Londra senza che la società ne sapesse nulla, convinta che quelle coppe fossero regolarmente all'interno del Museo di San Siro tra i preziosi cimeli conquistati negli anni. Invece, la Toyota Cup del 1990 assegnata all'olandese Frank Rijkaard quale miglior giocatore del torneo internazionale e il Trofeo Bernabeu del 1988 conquistato dai rossoneri contro il Real stavano per essere battuti da Sotheby's, prontamente fermati dalla polizia che ha aperto un'inchiesta per capire come realmente sia potuta accadere una cosa del genere.

Il valore commerciale è relativo in questo preciso caso. Nulla di che, visto che il premio che fu di Rijkaard,  miglior giocatore della finale del torneo che il Milan conquistò, grazie a due dei tre gol con i quali il Milan il 9 dicembre a Tokyo vinse contro i paraguaiani dell’Olimpia Asunción vale poco più di 20 mila euro. E il Trofeo Bernabeu dell'88 vale ancora meno se non fosse ambito dai collezionisti per la sfarzosità della Coppa e poco più. Insomma, due trofei ‘minori' per ciò che concerne il valore ma il vero problema è come siano potuti uscire dal Museo di San Siro e finire a Londra.

Un rebus che la polizia italiana sta cercando di risolvere chiamando in causa immediatamente i responsabili delle aziende  "Autentico sport srl" e "Sms srl" operanti nella gestione del "San Siro Museo & Tour" allo stadio, il luogo adibito per tutti i trofei rossoneroazzurri che Inter e Milan hanno conquistato nei loro gloriosi anni di calcio. Al momento sembra esserci solamente un indagato che lavora al museo e che afferma di essere regolarmente il proprietario dei succitati trofei.

Fatto sta che quando il Milan si accorge della sparizione delle coppe, solo in seguito a una segnalazione, il caso viene a galla e dalle indagini di rito si arriva fino a Londra. Malgrado una prima segnalazione, però, Sotheby's non concede il sequestro dei trofei, ma alla fine la vendita si blocca per volere della Graham Budd. Il pm Luigi Luzi indaga e scopre un passaggio di proprietari sui due trofei che adesso dovranno probabilmente fare il viaggio a ritroso, da Londra a Milano. Lasciando a bocca asciutta qualche collezionista ma ritrovando il proprio posto all'interno della Scala del Calcio.

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