Una Rai ‘piccola piccola’ nella splendida cornice di Napoli-Roma (video)

Lo spettacolo andato in scena al San Paolo mercoledì sera è stato di quelli da far vedere e rivedere negli anni a tutti gli appassionati di calcio. Una cornice splendida di uno stadio tutto esaurito, festante e in fibrillazione per l'attesa di godersi la semifinale di ritorno tra Napoli e Roma, tra due squadre che hanno onorato – dopo lo stupendo match dell'Olimpico – l'appuntamento, disputando una gara a viso aperto, ricca d'emozioni e di gol. Alla fine ha vinto il Napoli, 3-0, con i partenopei per una notte superiori in tutto alla Roma di Garcia, unica autentica avversaria della Juventus ‘cannibale' di Antonio Conte. Ma il successo degli uomini di Benitez, anche se dettaglio non dovrebbe esserlo, invece lo è diventato: perchè mercoledì sera più che il Napoli, ha vinto il gioco del calcio. Eppure, davanti a tutto ciò, qualcuno si è fatto trovare comunque e colpevolmente impreparato: la Rai, la tv di Stato, che godeva dei diritti esclusivi della Coppa Italia. Che ha mostrato tutte le proprie lacune produttive e giornalistiche evidenziando tutti i motivi per cui oggi, chi vuol godersi un vero evento calcistico in televisione, ha l'obbligo di rivolgersi ai canali privati o a pagamento.
La serata magica – C'era da aspettarselo. Parliamo dello spettacolo calcistico messo in scena da Napoli e Roma e dai tifosi accorsi al San Paolo. Dopo i fuochi d'artificio dell'Olimpico con un 3-2 rocambolesco e ricco d'emozioni, il ritorno da disputarsi nell'impianto partenopeo era di quelli da vivere tutto d'un fiato, preparandosi ad assistere ad un match imperdibile, ad una festa del calcio. Che meritava cornice adeguata anche per quei tifosi che non sarebbero potuti recarsi allo stadio e comunque per tutti gli appassionati del gioco più seguito e amato dagli italiani. C'erano tutti gli elementi: una semifinale apertissima, una vigilia fatta di polemiche, due squadre tra le migliori in assoluto del nostro calcio, ciò che di meglio oggi il nostro calcio può offrire in campo e la cornice perfetta di un San Paolo da mille e una notte. C'era anche l'ospite d'eccezione per una serata unica: Diego Armando Maradona, El Pibe de Oro, in tribuna d'onore a fianco del presidente De Laurentiis. Insomma, non mancava proprio nulla. A parte ‘Mamma' Rai
In onda il nulla – Una tv di Stato che di tutto questo non se n'è accorta o forse – per evidenti difficoltà manifeste – ha finto di non accorgersene, trattando televisivamente l'evento come una semplice partita di metà settimana, in una disarmante e crescente mediocrità. Sia sul piano meramente televisivo con le classiche inquadrature e una regia da pieni anni '80, sia su quello dei contenuti, malgrado l'enorme numero di giornalisti, opinionisti, bordocampisti profuso. La grande esclusiva Rai, della semifinale di Coppa Italia per il derby del Sud Napoli-Roma è stata così relegata ad uno spettacolo di second'ordine, quasi fosse stato più un obbligo che un privilegio poter raccontare al mondo uno dei principali eventi sportivi della stagione. E il peggio è andato in onda a fine partita, davanti al trionfo del Napoli e alla clamorosa sconfitta dei ragazzi di Garcia con risultato e temi che avrebbero riempito palinsesti di almeno 5 network nazionali. Sulla Rai è andato in onda il nulla. Si è dovuto attendere circa un'ora per assistere ad uno sporadico collegamento dal San Paolo per poi ascoltare le interviste dei protagonisti in registrata. Una autentica bestemmia per il calcio moderno televisivo che oggi vive e si alimenta dell'immediatezza dell'evento, fatta di analisi, commenti in studio, interviste a caldo, di highlights, moviole, lavagne interattive e ancora di immagini su immagini in una vivisezione capillare che non tralascia nulla. Come ci hanno abituato da anni oramai (e sempre più) le tv a pagamento ma anche le piccole reti private, locali che – laddove non possono mostrarci i protagonisti in campo per questioni di diritti – riescono a tenere incollati al video migliaia di telespettatori per ore e ore con dirette studio, ospiti, commenti e inviati.
Bandiera bianca – Ma per la Rai tutto questo è sembrato impossibile. E se da un punto di vista produttivo, la tv di Stato ha manifestato tutta la sua inadeguatezza strutturale sul campo e in palinsesto, non è stata risparmiata nemmeno dal punto di vista giornalistico, dove i tifosi hanno pesantemente ironizzato sul taglio filo ‘romanista' della squadra di voci messa in campo: dal povero Cerqueti a Lollobrigida e Mazzocchi, tutti rei di commentare e argomentare il match mal celando le proprie preferenze calcistiche. Ne è nato un tam-tam soprattutto sui social network che non ha risparmiato niente e nessuno condannando al fallimento più totale la diretta Rai, subissata dai sarcasmi e dalle critiche. E la debacle giallorossa ha potenziato il tutto. Ne è scaturito uno sconsolato biglietto da visita per la tv di Stato che da tempo sta cercando di dimenarsi ferita e stanca, stretta dai diritti in esclusiva e pagati a peso d'oro dalle tv a pagamento che le han tolto pian piano eventi e audience. Ma fino a ieri mai la dignità. Per quella, purtroppo, ci sta pensando da sola.