Una difesa da scudetto: 22 gare senza subire gol, 20 reti incassate e il record di Buffon
Primo non prenderle. Un vecchio adagio che in casa Juventus ha permesso di cucire trama dopo trama il quinto scudetto consecutivo che ha proiettato la Vecchia Signora nel firmamento della storia del calcio italiano. Primo non prenderle. Un vangelo che la Juve ha fatto proprio alla 12a giornata quando ha deciso di dare un senso ad una stagione nata malissimo, per andarsi a prendere il proprio posto lassù in cima, con una cavalcata e una rimonta che sono già storiche, chiudendo a 91 punti, lasciando dietro di sè il vuoto e le briciole. Primo non prenderle. Perché anche in questa stagione, i bianconeri hanno confermato una regola non scritta: è dalla difesa che iniziano i successi più importanti e quella juventina è stata la migliore, in tutto.
Chiunque abbia seguito questa stagione, ad ottobre avrebbe scommesso pochi centesimi su una Juventus tra le prime tre. I bianconeri di Allegri avevano iniziato malissimo, anzi nel peggiore dei modi in tutta la storia juventina. Hanno concluso con uno scudetto strepitoso, a record a suon di vittorie e successi costruiti su un dictat preciso: non subire gol. Dal derby contro il Torino, da quel gol al 94′ di Cuadrado, la Juventus ha riscritto la propria storia e quella del campionato. Alla fine i gol subiti saranno solamente 20 e le partite senza subirne alcuno ben 22.
Record su record che si aggiungono al primato di Gigi Buffon uno che alla soglia dei 40 anni ha avuto il tempo di migliorare il record di imbattibilità in Serie A, detenuto da decenni da Seba Rossi. Un'altra piccola perla incastonata nel forziere di Allegri, il tecnico capace di tenere incollati i cocci nel momento degli urti più forti per poi veder raccogliere i frutti strada facendo prendendosi anche il record di partite complessive con la saracinesca abbassata, eguagliando il primato bianconero del 2013/14 e quello del Milan 1993/94.
Infine l'ultimo primato: nelle ultime 16 gare giocate allo Stadium, la Juventus ha sempre vinto, nelle ultime 11 ha sempre tenuto la porta chiusa agli avversari superando anche il sorprendente Empoli di Salvemini, capace di infilare 10 clean sheets casalinghi di fila nel 1986/87.