Ululati razzisti verso Costa dello Sparta, la Lazio rischia altre sanzioni
Partita sospesa per un minuto a causa dei cori razzisti dei tifosi della Lazio nei confronti di Costa, calciatore di colore dello Sparta Praga. I ‘buuu' e gli ululati rivolti al calciatore originario dello Zimbabwe hanno spinto il direttore di gara – Mallenco – a fermare il match al 24′ del primo tempo. Un breve consulto con il quarto uomo poi, poco dopo, è arrivato anche il messaggio dello speaker che ammoniva i sostenitori a tenere una condotta più ‘civile'. Nei casi peggiori l'arbitro può anche decidere la sospensione definitiva del match. La sfida di Europa League per fortuna è ripresa poco dopo ma adesso la squadra capitolina rischia ulteriori sanzioni.
I precedenti non giocano affatto a favore della società capitolina, tanto in Italia quanto all'estero. Di recente s'è verificato un altro episodio razzista che ha visto protagonisti in negativo i sostenitori della squadra biancoceleste: dopo gli ululati a Koulibaly in Lazio-Napoli, che hanno portato il Giudice Sportivo a squalificare per due turni la Curva Nord e per uno al settore dei Distinti, la scena s'è ripetuta. Ad aggravare la posizione dei capitolini ci sono ulteriori casi simili verificatisi in Europa: la Lazio giocò a porte chiuse contro il Fenerbahçe nella primavera del 2013 e qualche mese dopo fu squalificata la curva Nord per la gara con l'Apollon Limassol dopo i cori razzisti in Lazio-Legia Varsavia.
Cosa rischia la Lazio? Per adesso è scongiurato il rischio porte chiuse per la sfida di ritorno ma di sicuro arriveranno sanzioni. Intanto è stato aperto il procedimento disciplinare della Uefa nei confronti della società deferita per "striscione illecito, comportamento razzista e cori illeciti". La Disciplinare della Federazione emetterà il verdetto il prossimo 22 marzo, dopo la partita di ritorno in programma giovedì 17 allo Stadio Olimpico.