Capi ultrà del Bari arrestati: chiesero ai giocatori di perdere 3 partite
Ieri sono usciti i nomi di ventidue squadre e sessantuno calciatori deferiti per il calcio scommesse. Stamattina il mondo del calcio si sveglia con l’arresto di tre capi ultrà del Bari, che hanno fatto pressione, la scorsa stagione, sui giocatori della propria squadra affinché perdessero tre partite.
Tre le partite sotto esame – I carabinieri del comando provinciale di Bari hanno arrestato tre capi della tifoseria barese: Raffaele Lo Iacono, Roberto Sblendorio (entrambi finiti in carcere) e Alberto Savarese (che ha avuto i domiciliari). I tre avrebbero minacciato alcuni calciatori ed avrebbero preteso che il Bari, di fatto già retrocesso in Serie B, avesse perso tre delle ultime partite del campionato scorso. L’ex portiere Gillet e l’ex difensore Marco Rossi negli interrogatori hanno detto che loro non hanno ceduto, in fondo ‘È sufficiente consultare gli almanacchi o la raccolta della stampa di quel periodo per capire che il Bari avrebbe perso lo stesso quelle partite.’, nonostante l’insistenza dei suddetti capi ultrà. Questi ultrà avrebbero anche preso a schiaffi uno dei calciatori. Le partite su cui avrebbero voluto puntare Lo Iacono, Sblendorio e Savarese erano: Bari – Sampdoria (terminata 0 – 1), Cesena – Bari (1 – 0), Bari – Chievo (1 – 2).
Le parole di Gillet e Marco Rossi – Rossi, difensore del Cesena, ha dichiarato:
Poco prima della partita Cesena – Bari alcuni capi ultrà avevano intimato ai rappresentanti dei calciatori, tra cui Gillet e Andrea Masiello di perdere le due successive partite. Quelle che i pugliesi avrebbero giocato con Cesena e Sampdoria.’
Gillet, che quest’anno ha difeso la porta del Bologna, è stato molto diretto con gli inquirenti ed ha raccontato di un botta e risposta intercorso tra lui e tali capi tifosi:
Aho, siete ultimi, avete fatto questo campionato di… non vi è mai successo niente, nessuno ha preso mazzate e cose varie, domani dovete perdere.’ Il portiere belga rispose: ‘No, non esiste.’, i tifosi lo minacciarono: ‘Va beh, da ora fino alla fine, non sai cosa ti può succedere, tu vivi a Bari, non si sa mai.’.