Ufficiale, il Leeds è di Cellino
Adesso è ufficiale. Il Leeds United è di proprietà di Massimo Cellino che con la sua società, la Eleonora Sport Ltd ha acquisito il 75% delle quote del club. Il restante 25% resterà nelle mani della vecchia proprietà ovvero la Gfh Capital la banca d’affari che aveva “acquisito” la squadra nel 2012. L’annuncio è arrivato da Salah Noorudin, che resterà presidente del Leeds e collaborerà ovviamente con Cellino per la gestione della storica società del calcio d’oltremanica. L’imprenditore sardo dunque ha realizzato il suo sogno, dopo che nelle scorse stagioni aveva visto sfumare in extremis l’acquisto del West Ham. Il pirotecnico patron ha offerto garanzie per investimenti a lungo termine grazie anche alla sua esperienza nel mondo del calcio. L’obiettivo primario è quello di raggiungere obiettivi sempre più “alti”.
Subito contestato. Non è stato amore a prima vista quello tra Cellino e i suoi nuovi tifosi. Il presidente del Cagliari si era, infatti, presentato esonerando subito l’attuale allenatore Brian McDermott e annunciando l’imminente arrivo dell’ex rossoblu Gianluca Festa. Un biglietto da visita che non è piaciuto per niente agli ultrà locali che, per tutta risposta una settimana fa, hanno bloccato le uscite dell’Ellan Road, lo stadio dove il Leeds gioca le sue partite casalinghe, ed impedito all’imprenditore italiano di uscire dall’impianto. I tifosi, che chiedevano in maniera animata un incontro con Cellino, si sono dovuti accontentare di vederlo uscire grazie alla scorta delle forze dell’ordine.
Il Cagliari ad Al Thani. Nel frattempo tra pochi giorni sarà ufficiale anche la cessione del Cagliari. Intorno al 14 febbraio il neopresidente del Leeds dovrebbe ufficializzare il passaggio di consegne con la famiglia Al-Thani proprietaria del Psg, e la Qatar Foundation. Un’operazione che permetterà al quasi ex presidente sardo di mantenere solo il 2% del club, ovvero il valore del centro tecnico Ercole Cellino. La cordata qatariota potrebbe realizzare tutta una serie di investimenti in terra sarda non solo legati al calcio, ma anche finalizzati ad una serie di strutture turistiche in Costa Smeralda.