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Ufficiale, Adriano Galliani lascerà il Milan dopo la gara contro l’Ajax

L’amministratore delegato ha rotto gli ultimi indugi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Alla fine è arrivata l'ufficialità di una notizia che era nell'aria già da alcune settimane. I più maligni diranno che era cosa scritta già dallo scorso 3 novembre quando Barbara Berlusconi aveva rilasciato un'agenzia fortemente critica nei confronti dell'operato dell'amministratore delegato rossonero. Adriano Galliani lascerà il Milan e ha anche deciso quando farlo: dopo la sfida contro l'Ajax in Champions League, la Coppa che ha regalato tantissime emozioni ai tifosi rossoneri e al dirigente che è stato in sella dell'ammiraglia milanista per quasi un trentennio. Troppi dissapori con Barbara Berlusconi (che assumerà la carica di vice presidente), troppe incomprensioni. Così, rompendo gli indugi e senza aspettare il classico cenno del presidente, Galliani toglie il disturbo subito, senza aspettare la fine naturale del proprio mandato (in aprile) o la conclusione della stagione in corso.

Già nell'immediata vigilia della trasferta di Glasgow c'erano state le avvisaglie per un addio anticipato. Oggi, l'ad rossonero ha gettato la spugna ribadendo un concetto a lui carissimo: "Il Milan c'era prima di noi e ci sarà sempre anche dopo di noi" aveva detto al suo arrivo in Scozia, prima che il Milan ritornasse ad una corroborante e schiacciante vittoria per 3.0 sul Celtic. Così, spazio al nuovo corso e all'avventura della rampante Barbara, mentre l'amministratore delegato di un trentennio di Milan toglie il disturbo: "Con o senza accordo sulla buonuscita ho deciso che mi dimetterò per giusta causa fra pochi giorni. Forse potei aspettare la partita di Champions contro l'Ajax. Nessun rancore: il mio affetto per il presidente Berlusconi è immutato e resterà immutabile. Resto della mia idea sul cambiamento: dev'essere fatto e non sono contrario ma tutto dovrebbe essere fatto con eleganza da Milan, non in questa maniera". Ogni riferimento non è casuale e ha come destinataria la terzogenita del presidente Berlusconi, Barbara chiamata nell'immediato a dimostrare che il suo avvento sarà vincente come lo fu quello di Galliani 30 anni fa.

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