Udinese, Pozzo: “Valeri non può più arbitrare” (video)

Il presidente Giampaolo Pozzo, non ha digerito la sconfitta della sua Udinese in casa del Milan. A fare infuriare il patron del club friulano è stato soprattutto l'arbitraggio di Valeri. Nel post partita del match che ha visto trionfare la squadra di Pippo Inzaghi per 2 a 0 grazie ad una doppietta di Jeremy Menez, Pozzo ai microfoni di Sky, si è lasciato andare ad un pesantissimo sfogo sul direttore di gara che a suo giudizio ha condizionato il risultato dell'incontro. In particolare il presidentissimo dell'Udinese ha puntato il dito sull'episodio del rigore per un presunto fallo su Honda di Domizzi che è stato anche espulso nell'occasione: "Per me non è rigore, ma il dubbio può starci: però non puoi espellere il giocatore. Poi l'episodio su Badu, era rigore per noi. Valeri è un arbitro non sereno, specialmente quando arbitra grandi club. Probabilmente ha influito sulla sua serenità mancata la scelta sul gol fantasma di Rami. Sono da tanto nel calcio e voglio bene a tutti, è un'istituzione questo sport e anche gli arbitri rispetto a 10 anni fa hanno fatto un bel salto di qualità. Ma se qualcuno non va lo caccino fuori, basta eliminare qualche elemento che non funziona e andrebbe tutto bene. Un arbitro non può compromettere una partita. Cosa voleva fare, il fenomeno? Valeri può andare in C dove non disturba. Ma in A, compromettere partite per tifosi e società è grave anche a livello economico. E non puoi perdere per errori banali. Mi assumo la responsabilità di ciò che dico".
Il gol fantasma in Udinese-Milan
Parole pesantissime quelle di Pozzo che sicuramente non rimarranno inascoltate e solleveranno un tormentone di polemiche per un Milan che nel primo tempo ha recriminato a lungo dal suo canto per un episodio di gol-non gol. Al 17′ infatti un colpo di testa di Rami è stato intercettato da Karnezis, mentre era in bilico sulla linea di porta. Se in un primo momento i replay sembravano far propendere per il gol, la tecnologia di Sky ha evidenziato che la sfera non aveva completamente varcato la linea bianca.