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Ucraina e Russia in lutto, la gloria dell’URSS Chanov muore dopo brutale aggressione

L’ex portierone della Dinamo Kiev e della rappresentativa dell’Unione Sovietica era stato aggredito da malviventi mentre era a bordo della sua auto. Si è spento dopo 20 giorni di coma.
A cura di Marco Beltrami
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Il ricordo di Viktor Chanov da parte della Dinamo Kiev su Twitter
Il ricordo di Viktor Chanov da parte della Dinamo Kiev su Twitter

Il mondo dello sport e del calcio piangono la scomparsa di Viktor Chanov. L’ex portiere della Dinamo Kiev e della rappresentativa dell’Unione Sovietica è deceduto nella giornata di mercoledì. La grande gloria classe 1959 ha lottato tra la vita e la morte per 3 settimane, dopo la violenta aggressione subita lo scorso 20 gennaio. Troppo gravi i danni celebrali riportati dopo i colpi brutali ricevuti da alcuni ignoti malviventi, mentre era alla guida della sua auto. Trasportato d’urgenza all’Ospedale di Kiev, l’ex estremo difensore non è mai riuscito a svegliarsi dal coma.

La notizia ha subito conquistato le prime pagine dei quotidiani ucraini e russi, mettendo d’accordo tutti i tifosi uniti nel ricordo. Una carriera prestigiosa quella di Chanov cresciuto calcisticamente a livello giovanile nello Shakhtar Donetsk. L’estremo difensore conquistò la scena difendendo i pali dell’URSS ai Mondiali di Calcio Under 20 dove conquistò l’argento alle spalle dell’Argentina di Maradona. Ecco allora che nel 1982 la Dinamo Kiev del “Colonnello” Lobanovskiy riuscì ad acquistarlo permettendogli così di conquistare una vetrina importante. Le prestazioni importanti gli permisero di conquistare la convocazione nella Nazionale maggiore per ricoprire il ruolo di secondo portiere alle spalle di Dasaev.

Poche le sue presenze nonostante le tante convocazioni, ai Mondiali del 1982 e agli Europei del 1998. Tra il 10 ottobre 1982, ovvero dal suo esordio, e il 21 settembre 1988 resta imbattuto, subendo il primo gol in carriera contro la Germania Ovest (1-0) in amichevole, ponendo fine alla sua inviolabilità solo dopo dieci partite e 492′. Molto più fortunata la sua carriera nella squadra di club che dopo la Dinamo proseguì al Maccabi Haifa, al Bnei Yehuda e al CSKA. Nel suo palmares 3 campionati sovietici, 4 Coppe dell’Unione Sovietica, 2 Supecoppe, 1 Campionato israeliano, 2 Coppe d’Israele e soprattutto la Coppa delle Coppe conquistata nel 1986 battendo l’Atletico Madrid.

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