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Tutto suo padre (o quasi): da Simeone ad Hagi, 5 talenti in cerca d’autore

Giocano in A oppure in B, sono alcuni dei ‘figli d’arte’ alla ribalta in questa stagione. A cominciare dal ‘cholito’… ma guai a chiamarlo così: “Non è facile convivere con la grandezza di mio padre. Ecco perché diventerò più forte di lui”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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A sole poche giornate dall’inizio del campionato italiano, anche quest’anno, compaiono fra le rose di Serie A e Serie B, nomi già conosciuti in passato. I ‘figli d'arte', in cerca d'autore e di un posto al sole. Non raccomandati, pronti a tutto pur d'inseguire un sogno. Perché, in fondo, non ‘è mica da questi particolari che si giudica un giocatore'… Da Simeone a Bisoli passando per Chiesa e Di Francesco, sono solo alcuni dei ragazzi che si sono già resi protagonisti nel corso della stagione 2016/2017.

Dimitri Bisoli (Brescia), Federico Di Francesco (Bologna), Federico Chiesa (Fiorentina)
Dimitri Bisoli (Brescia), Federico Di Francesco (Bologna), Federico Chiesa (Fiorentina)

Giovanni Simeone, non chiamatelo ‘cholito'

“Non è facile convivere con la grandezza di mio padre. Ecco perché diventerò più forte di lui”. Si presentò così la scorsa estate Giovanni Simeone, figlio di Diego, attuale tecnico dell’Atletico Madrid. Il suo arrivo a Genoa ha entusiasmato la piazza che con lui in campo non ha avvertito la batosta subita dopo l’infortunio di Pavoletti. “Cosa ho preso da lui? La garra, che è il nostro modo argentino di definire la grinta, la rabbia”. Due gol in quattro partite, “El Cholito” è già l’idolo della gradinata Nord del Ferraris.

Federico Chiesa ha conquistato Sousa

Quando nello spogliatoio dello Juventus Stadium Sousa annunciò la formazione della Fiorentina che sarebbe scesa in campo all’esordio contro i campioni d’Italia, in molti stentavano a crederci. Al fianco di Kalinic in attacco, c’era Federico Chiesa, figlio di Enrico, che giocò in viola nel triennio 1999/2002. 19 anni Federico, a differenza del papà, non è un attaccante puro, ma preferisce giocare largo sulla fascia o sulla trequarti. Per tutti è già un predestinato e Sousa ne ha subito apprezzato l’enorme potenziale.

Dimitri Bisoli, una ‘rondinella' di vent'anni

“Sono contento per la mia avventura al Brescia, ma sono felice soprattutto per la nuova esperienza in panchina al Vicenza di mio padre. E’ un grande allenatore, ma è soprattutto un bravo papà”. Pierpaolo Bisoli non ha nascosto le lacrime in diretta tv quando suo figlio Dimitri ha espresso queste parole nei suoi confronti. Passato in estate alle rondinelle, Dimitri è uno dei prospetti più interessanti del campionato cadetto. Difensore o centrocampista, sembra essere già un veterano in campo nonostante sia un classe ’94.

Ionis Hagi (Fiorentina) e Giovanni Simeone (Genoa)
Ionis Hagi (Fiorentina) e Giovanni Simeone (Genoa)

Federico Di Francesco, avversario di papà in A

Mentre suo padre Eusebio stupisce in panchina con il suo Sassuolo sia in campionato che in Europa League, Federico comincia a farsi largo nel calcio che conta. Passato in Serie A al Bologna quest’estate dopo l’esperienza in B con il Lanciano, Di Francesco ha già siglato il suo primo sigillo in massima serie. Carattere fumantino, lo scorso anno balzò alla cronaca per un suo presunto saluto fascista sotto la curva abruzzese provocando l’ira dell’Unione Comunità ebraiche. Stimolato sull’argomento, ironicamente suo padre Eusebio disse: “Uno così non lo prenderei mai in squadra”.

Ionis Hagi, sarà anche lui il Maradona dei Carpazi?

Quasi vent’anni fa il padre fu ribattezzato “il Maradona dei Carpazi”. Gheorge Hagi ha vestito le maglie di Real Madrid e Barcellona finendo poi anche in Italia al Brescia. Suo figlio Ianis è già stato definito uno dei maggiori talenti del calcio rumeno e Pantaleo Corvino attuale direttore generale dell'area tecnica della Fiorentina, non ha esitato un attimo prima di acquistarlo. “Sono nato con la passione per il calcio e sono abituato alla pressione” ha detto nel corso della sua presentazione alla viola. Classe ’98 Ionis sembra aver conquistato anche lo stesso papà Gheorge che in un’intervista ha aggiunto: “Mio figlio diventerà più forte di me. Alla sua età non ero così bravo”.

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