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Tutto pronto per l’inizio della Coppa America 2011: le stelle sudamericane stanno per scendere in campo

Una parata di stelle indescrivibile, con l’Argentina di Messi che proverà a strappare il titolo al Brasile di Pato. Mentre l’Uruguay di Cavani e il Cile di Sanchez faranno da terzi incomodi.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Coppa America al via

La competizione sudamericana sta per cominciare

Copa America 2011

Più che Messi e Pato, Ganso e Cavani, in queste ore ha spopolato un'altra notizia sull'imminente Coppa America 2011: lo scandalo delle prostitute nel ritiro del Messico che ha obbligato CT e federazione a cacciare mezza squadra. Ultimo aneddoto di una delle competizioni più importanti e antiche del panorama internazionale che quest'anno  per l'intero mese di luglio catalizzerà le attenzioni di addetti ai lavori e appassionati del calcio sudamericano. A dare spettacolo ci saranno proprio tutti e al di là delle favorite di sempre – il Brasile campione uscente e l'Argentina paese ospitante – c'è da stare tranquilli che qualche piacevole sorpresa salterà fuori dal lotto delle restanti antagoniste. L'appuntamento è per il primo luglio, con una cerimonia d'apertura curata nei minimi particolari.

Copa America 2011

LA COPPA PIU' ANTICA – Come detto la Coppa America è la più antica manifestazione per rappresentative nazionali, le sue radici sono agli albori del secolo scorso e una controversia fa risalire la prima edizione al 1910, anche se la Conmebol non la reputa quella ufficiale e fissa la data d’inizio del torneo al 1916. Quando in concomitanza del centenario della loro indipendenza, gli argentini invitarono i 4 paesi confinanti, Brasile, Cile e Uruguay, per giocare un torneo internazionale. La prima edizione se l’aggiudicò l’Uruguay che fino a metà del secolo rappresentava l’esponente di maggior spicco del calcio sudamericano, a confermarlo oltre alle 8 vittorie in Copa, anche i due mondiali vinti nel 1930 e nel 1950. Le prime 10 edizioni del Campeonato, hanno visto sfidarsi tra loro solo 5 squadre, oltre alle 4 già citate della prima edizione, si aggiunse nel 1921 il Paraguay. Nel 1927 fu la prima volta che si giocò fuori dai confini del quadrilatero delle squadre fondatrici del torneo, fu, infatti, il Perù ad ospitare la manifestazione che in quell’anno vide il trionfo dell’Argentina, che sollevò la coppa per la terza volta nella sua storia. Dopo una sospensione di 6 anni, la Copa tornò nel ’35 sempre in Perù. I partecipanti arrivarono ad essere 7, nell’edizione del 1942 in Uruguay, che confermando i pronostici che lo vedevano sempre vincitore in casa, si aggiudicò la sua ottava coppa. Nel 1947 il Campeonato viene allargato ad 8 squadre e nelle 4 edizioni che vanno dal 1967 al 1983 non vi sarà una sede fissa e cambierà anche la formula del torneo, non più un girone all’italiana, sostituito da una fase preliminare con partite di andata e ritorno. L’edizione del 1975 vede per la prima volta la partecipazione di tutte e dieci le nazioni della Conmebol e vedrà il trionfo del Perù.

Copa America 2011

UNA COPPA SEMPRE PIU' RICCA – Nel 1987 si ritorna alla sede fissa e s’introduce la presenza obbligatoria dei dieci membri della Conmebol. La 36ma edizione, quella di Ecuador ’93, vede allargarsi il numero a 12 squadre, vengono, infatti, invitate due nazioni membri della Concacaf (Confederazione Centro e Nord Americana): Stati Uniti e Messico, numero più ampio vuol dire nuovo formato, con una prima fase a tre gruppi e successiva eliminazione diretta ai quarti. Una formula che è anche quella dell'attuale edizione argentina dove i Campeon da battere sono le stelle verdeoro del Brasile capace di vincere quattro delle ultime cinque edizioni della Coppa America. Quella di quest’anno è sicuramente tra le edizioni più attese, soprattutto per la qualità tecnica che si vedrà in campo, oltre ai vari Messi, Aguero, Tevez, Neymar, Pato e Sanchez, gli osservatori sono pronti a scovare qualche nome nuovo da lanciare nel calcio che conta, perchè da sempre il Sud America è fucina di talenti pronti ad essere ingaggiati dalle grandi società del calcio europeo. Quest’anno toccherà all’Argentina ospitare la Copa e i padroni di casa, vogliono più che mai vincere un trofeo che manca dalla loro bacheca dal lontano 1993; le ultime due edizioni hanno visto la Selecciòn arrivare in finale e perdere in entrambe le occasioni con gli odiati rivali brasiliani. Ma il calendario dell'edizione 2011 prevede anche altri scontri importanti e ci saranno fortissime outsiders pronte ad approfittare di qualsiasi passo falso.

Coppa America 2011

Copa America 2011

STELLE CADENTI – La Coppa America 2011 tra i convocati avrà tantissimi campioni ma molti non vi parteciperanno per svariati motivi. Come il peruviano Jefferson Farfán, stella dello Schalke 04, che ha subito una lesione al bicipite femorale sinistro e salterà il torneo e la sua assenza si somma a quella del capitano Claudio Pizarro, che priva la squadra del Ct Sergio Markarian dei suoi uomini migliori. Altro illustre assente sarà – oltre agli esclusi per lo scandallo prostitute – l'attaccante del Messico Carlos Vela, perchè il suo club, l'Arsenal, non gli ha permesso di partecipare. Inoltre per scelta della federazione, il resto del team sarà formato solo da Under 23. Anche il Costa Rica, squadra "invitata" al posto del Giappone, ha deciso di inviare una rappresentativa di Under 23, mentre il Paraguay lascia a casa il bomber Oscar Cardozo.

Copa America 2011

STELLE NASCENTI – Ma anche nelle ‘piccole' realtà potrebbero esplodere nuovi talenti.  Eliminando le stelle di Brasile, Argentina, Uruguay e Cile, le quattro favorite alla vittoria finale, proviamo ad anticipare qualche nome che farà parlare di sè.
Grande attesa per il piccolo fantasista del Venezuela Yohandry Orozco, classe '91, che ha già firmato per il Wolfsburg dopo il gol pazzesco che lo ha reso famoso e ambito: al Mondiale sudamericano Under 20 del gennaio scorso contro il Perù, Orozco è partito da metà campo, saltando sei uomini, e segnando con una bomba di sinistro sotto l'incrocio.  Adesso si attende la sua definitiva esplosione nella Copa America. Altri elementi da tenere d'occhio è Joel Campbell, classe '92, bomber del Costa Rica che ricorda molto le ovenze feline di Samuel Eto'o.

I CAMPIONISSIMI – Detto dei comprimari pronti a diventare campioni, ecco chi invece è già nome affermato.
THIAGO SILVA sarà la stella difensiva del Brasile. La sua stagione è stata a dir poco spettacolare diventando un caposaldo del Milan anche per il futuro. E' stato uno dei grandi protagonisti della rincorsa dei rossoneri al loro 18esimo scudetto, un baluardo insuperabile. Marcatore infallibile, Thiago Silva non ha difetti, rappresenta il prototipo del giocatore moderno, il meglio che si possa pretendere in fatto di difensori.

Copa America 2011

Il Barcellona ha provato ad acquistarlo dal Milan utilizzando il ‘debito' su Ibrahimovic: azulgrana rispediti al mittente.
EDINSON CAVANI, baricentro dell'Urugay. Alla sua prima stagione all'ombra del Vesuvio ha segnato la bellezza di 33 goal in 47 partite totali facendo esplodere a Napoli la ‘Cavanimania' e dimostrandosi l'acquisto 2010-1011 più azzeccato dell'intero calciomercato. Ha dimostrato di essere un giocatore completo e di avere anche delle potenzialità ulteriori malgrado la giovane età: a Napoli quando è servito, si è sacrificato anche in copertura, sa segnare in ogni modo ed è un penalty killer infallibile. Con Forlan e Suarez costituirà uno degli attacchi più devastanti di questa Coppa America.
ALEXIS SANCHEZ è già la ‘maravilla' di questa edizione. Se i migliori club al mondo lo vogliono, se la sua valutazione è arrivata a sfondare il muro dei 40milioni di euro il motivo c'è e si è visto per tutta la stagione. Un metro e sessantotto di classe purissima, un talento come da tempo non se ne vedevano in circolazione, gioiello dell'Udinese di Guidolin è stato assoluto protagonista dei friulani che ha trascinato al quarto posto a suon di magie. Velocità, dribbling fulminante e capacità di tirare con tutti e due i piedi lo rendono uno delle principali attrattive: in attesa della definitiva consacrazione.

Copa America 2011

Per ultimo ma non ultimo, la Maestà di tutte le Maestà: LIONEL MESSI, semplicemente il miglior giocatore al mondo.  A 24anni ha già vinto, a livello di club, tutto quello che un giocatore può sognare. Due volte Pallone d'Oro e stella del Barcellona di Guardiola, con la Nazionale maggiore è ancora alla caccia del primo trofeo da mettere in bacheca. Con le maglie delle rappresentative giovanili ha già vinto un Mondiale Under 20 ed una medaglia d'oro alle Olimpiadi di Pechino, non gli manca che un ultimo trionfo per mettere a tacere anche i pochi scettici rimasti. E quando l'Argentina gioca in casa, la storia racconta che vince sempre. Brasile avvisato.

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