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Tutti contro il VAR ma Nicchi si copre gli occhi: “Gli errori ci saranno sempre”

Per il presidente dell’AIA va tutto bene: gli errori c’erano anche prima del VAR, ci sono e continueranno a esserci. L’importante è che si migliori sempre. Un ragionamento che cozza con quanto visto nell’ultimo week-end ed eventuali ‘riposi’ arbitrali del designatore Rizzoli sveleranno se ci saranno punizioni indirette su chi ha sbagliato.
A cura di Alessio Pediglieri
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VAR sotto accusa ma per Nicchi, il responsabile della classe arbitrale non è così: la moviola in amo è una realtà e va difesa al meglio, anche dalle critiche che hanno un fondamento di ragione. Serve per crescere e migliorarsi, ma la tecnologia non si tocca. Malgrado l'ultima giornata di campionato abbia regalato altri ‘orrori' da Crotone a Milano, passando per Napoli, con annesse polemiche e illazioni sull'operato arbitrale.

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Per Nicchi, però, c'è una difesa d'ufficio dei direttori di gara e dei loro assistenti, come se le accuse fossero rivolte ad altri, come se la classe arbitrale non dovesse subirne soprattutto quando sbaglia, al motto secondo il quale "di errori ce ne saranno sempre, non ci sarà mai la perfezione assoluta".

Gli errori ci sono e ci saranno sempre, ma il Var, lo ripeto, funziona. E poi, oggi parliamo d'altro, per favore

Questo è il credo del presidente dell'AIA che ha voluto replicare durante la prima votazione per il nuovo presidente Figc all'Hotel Hilton di Fiumicino a chi lo aveva interpellato sugli errori nell'ultimo weekend, come il presidente della lazio Lotito, vittima della svista arbitrale sul gol di Cutrone non segnalata nemmeno dall'addetto al VAR dopo i replay.

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Così, il calcio italiano va avanti per la sua strada, società e giocatori da un lato, arbitri dall'altro. Non c'è punto di incontro, non c'è spazio per parlare. Ognuno porta avanti le proprie ragioni in una dicotomia assoluta in cui nessuno ascolta il parere altrui. Un'ottusità che nemmeno il VAR ha saputo smussare, mentre si sperava che la tanto declamata e decantata moviola in campo riuscisse a rasserenare gli animi.

Anche all'interno della classe arbitrale c'è però mare forza nove. Si è sempre saputo che non tutta la categoria fosse d'accordo sul varo del VAR e adesso, davanti a evidenti e costanti errori e omissioni qualche speculazione al riguardo c'è più di una perplessità. Adesso la palla passa al designatore Rizzoli e c'è da credere che davanti agli ultimi errori qualche arbitro verrà fermato. E sarà l'ennesima indiretta ammissione di colpa che non farà bene a nessuno.

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