Turchia, Terim convoca in Nazionale Gokhan Tore e finisce nella bufera

Gestire la Nazionale della Turchia non è facile nemmeno per un allenatore esperto e molto navigato come Fatih Terim. Perché la nazionale della mezzaluna esattamente un anno fa ha vissuto una notte a dir poco agitata. Perché il 15 ottobre 2013 dopo la sconfitta interna subita con l’Olanda, che escludeva anche dai playoff per Brasile 2014 i turchi, il calciatore Gokhan Tore completamente ubriaco tornò nella sua stanza d’albergo e puntò la pistola contro due compagni di squadra!
Tore aveva puntato la pistola contro Toprak e Calhanoglu
Tore entrò nella camera di suoi due amici, le stelle del Bayer Leverkusen Calhanoglu e Toprak, ed a entrambi puntò contro una pistola! Tore puntò la pistola sul ginocchio di Calhanoglu, mentre Toprak si trovò con la pistola puntata in bocca. Tore naturalmente fu cacciato dalla nazionale, ma solo per un anno. Il giocatore, che nel frattempo è stato ferito da un’arma da fuoco in un night club di Istanbul, infatti è stato riconvocato da Terim per le partite di qualificazioni con Repubblica Ceca e la Lettonia, in programma venerdì e lunedì. Ma dopo la chiamata di Tore hanno rinunciato alla convocazione Calhanoglu e Toprak.
Calhanoglu e Toprak hanno dato forfait
In Turchia naturalmente i media hanno detto che i due calciatori del Leverkusen non volevano rivedere Tore, ma ufficialmente non è così. Il club tedesco ha fatto sapere che entrambi i giocatori sono infortunati, come ha confermato pure Calhanoglu: “Ho un problema al polpaccio. La mia assenza non ha nulla a che vedere con quella storia.”. Ma per non far mancare le polemiche sono arrivate le parole del papà di Hakan Calhanoglu, Husevin, che ha attaccato pesantemente il C.T. Terim: “Finchè ci sarà Gokhan Tore. Hakan mio figlio rifiuterà la chiamata della nazionale. E a Terim chiedo cosa farebbe se fosse stato suo figlio ad essere stato minacciato da un compagno con una pistola.”. L’’Imperatore’ ha chiuso la polemica dicendo: “Per quanto ne so io, Gokhan ha già chiesto scusa tre volte.”