Turchia, campionato sospeso dopo l’assalto al pullman del Fenerbahçe (video)
Pugno di ferro della federcalcio turca contro i violenti: laddove non si riesce a prevenire, almeno si prova a fermare l'inciviltà degli pseudo tifosi con colpi ad effetto che mirano al nocciolo, togliendo la materia prima che scatena l'ira e la follia: il calcio. Così, la Super Lig turca è stata sospesa dopo la tragedia sfiorata sabato scorso, quando il pullman che trasportava la squadra del Fenerbahçe di ritorno dalla trasferta contro il Rizespor è stato fatto oggetto di colpi di arma da fuoco, con l'autista ferito alla testa e ancora ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Due le persone tratte in arresto per quello che ai più è apparso come un agguato. Un atto di estrema violenza che non poteva passare inosservato al di là del fatto che non vi sia scappato il morto. E così, davanti all'ennesimo episodio intollerabile, il calcio turco ha detto basta.
Un limite superato ampiamente, tanto da portare la federcalcio alla scelta estrema e con il Fenerbahçe che ha emesso un breve ma duro comunicato a seguito di una conferenza stampa: "Quando scorre il sangue è la fine del calcio. L'assoluta priorità per il Fenerbahçe è che i colpevoli siano immediatamente trovati e puniti". La Federcalcio della Turchi si è ritrovata subito d'accordo coi club del massimo campionato: la decisione è arrivata naturale per dare ancora un segnale risoluto contro la violenza. Subito si è deciso il posticipo della prossima giornata di campionato, nonché dei match dei quarti di finale della Coppa di Turchia che si sarebbero dovuti disputare in settimana.
Insomma tutto il calcio si è fermato e sarà pronto a farlo non appena ci saranno altri segnali di violenza: "I club della Super Lig ci hanno chiesto di posticipare le partite di una settimana e abbiamo così preso tale decisione". Una scelta unica, che diventa un precedente che potrebbe essere seguito anche da altre federazioni.