Turchia, calci in faccia a un avversario a gioco fermo

Prende a calci in testa un avversario caduto dopo un contrasto. E' successo in Turchia, durante una gara di un campionato minore tra Dallicaspor e Sanayispor giocata nel distretto della provincia di Aydin Nazilli. L'azione si sviluppa nei pressi dell'area di rigore e da quel che sembra una normalissimo contrasto di gioco, sia pure abbastanza duro, scaturisce il fattaccio. Mehmet Degirmenci viene affrontato da un avversario, Kayhan Karakas, e ha la meglio nello spalla a spalla che vede i due giocatori protagonisti. Non è finita, perché prima gli rifila un pestone che lo atterra poi, dopo essere stato espulso dal direttore di gara, si avvicina all'avversario – ancora a terra e dolorante – e lo colpisce al volto come se stesse tirando calci a un pallone (gli applicheranno ben 9 punti di sutura al labbro). Un gesto folle che dà vita a un parapiglia, con Degirmenci che viene inseguito a bordo campo e poi nello spogliatoio dai compagni di squadra di Karakas, decisi a fare vendetta.
Karakas ha provato anche a restare in campo ma, stordito, è stato costretto ad abbandonare il match nonostante il tentativo di attutire il dolore con una borsa di ghiaccio. Nel dopo gara (come riportato dal Daily Mail) ha raccontato ai media la sua versione dei fatti: "Quel calcio avrebbe anche potuto uccidermi – ha ammesso -. Grazie a Dio sono stato colpito vicino alla mascella. Ma se mi avesse colpito direttamente in faccia, avrei rischiato guai più seri. Ho continuato a giocare per un po' perché non volevo lasciare i miei compagni di squadra da soli". Sulla vicenda è intervenuto il presidente del Sanayispor presidente che ha chiesto scusa a Karakas e confermato che Degirmenci è stato cacciato dalla squadra.