Trionfo blaugrana, Messi e Suarez fanno ballare il Real Madrid
Revancha. Quattro mesi fa, Piqué si lamentava che il Real faceva ballare il Barcellona in Supercoppa. Ma il primo Clasico di campionato dura solo un tempo, il primo. Poi Messi e Suarez, gli unici due attaccanti a disposizione di Valverde, si prendono la scena e la Liga. Il Pistolero raggiunge i 10 gol in stagione, Messi diventa il miglior marcatore nella storia del Clasico in tutte le competizioni (35 gol), in Liga (17) e al Bernabeu (15). Tre indizi che fanno una prova. Il Real affonda nei suoi stessi dubbi a meno 14 dai blaugrana. E' il trionfo dell'intelligenza tattica di Busquets e Rakitic e dei tagli di Sergi Roberto. E' la sconfitta delle merengues che non riescono a sfruttare le maggiori alternative in panchina e una rosa di stelle senza cielo.
Sorpresa Kovacic
Zidane ha solo un risultato, può solo vincere per tenere aperta la Liga. Sceglie a sorpresa Kovacic per Isco, per andare a togliere spazio ai blauguana, e la mossa funziona con l'ex Inter perfetto nei passaggi nel primo tempo (24 su 24). Si illude il Real al 4′ sul gol annullato a Cristiano Ronaldo.
La gran palla di Kroos per Ronaldo a centro area illumina ancora l'avvio dei blancos ma il portoghese non riesce a calciare, poi Carvajal viene anticipato da Iniesta. È uno dei migliori, Carvajal, che al 16′ cerca Modric nello spazio, ma èbravissimo ter Stegen a leggere l'azione. Il Barça gioca una gran partita difensiva. Valverde si presenta con 11 punti in più e, prevedibilmente, lascia l'iniziativa al Real.
Benzema illude: palo
E' notevole l'intervento di ter Stegen, che ancora dice di no a Ronaldo e frustra il contropiede avviato dalla fuga e dal taglio in diagonale di Marcelo. Il Barça crea qualche occasione in ripartenza, il più attivo nel primo tempo è sicuramente Paulinho che al 39′ riceve il cross di Messi, supera in elevazione Varane ma trova la notevole opposizione di Keylor Navas, sempre pronto nelle occasioni in cui viene chiamato in causa.
La profondità della rosa merengue, nel Clasico segnato dall'assenza per infortunio di Umtiti, può diventare un fattore al di là del divario in classifica. La maggiore motivazione del Real, che gioca di fatto per un solo risultato ma rischia dietro perché Sergio Ramos è tutt'altro che al meglio, produce al 43′ la migliore occasione del match. Cross di Marcelo, Benzema brucia sullo scatto Vermaelen, spalla non sempre precisa di un Piqué al contrario puntuale nelle letture e nelle chiusure, ma il palo salva ter Stegen. Si arriva all'intervallo sullo 0-0, un punteggio maturato solo 8 volte su 174 nel Clasico al Bernabeu, e si riparte sullo stesso scenario.
Suarez cambia il Clasico
Spazi stretti, gran pressing, e difficoltà nel far uscire il pallone dalla difesa. Al 52′ il Barcelllona si distende nella classica azione blaugrana, verticalizzazione di Jordi Alba, tocco indietro per Suarez che fa il Messi e tira di prima, ma Navas si oppone. E' il preludio del vantaggio, che matura nella prima occasione in cui il Real lascia campo in mezzo. Inizia tutto dalla perfetta gestione del pallone di Busquets che verticalizza per Rakitic. Kovacic si arrende troppo presto, Modric si perde e sono in due contro due, per un contropiede perfetto. Rakitic non va subito da Suarez, liberissimo a sinistra, ma da Sergi Roberto a destra che di prima serve il quarto assist della stagione al Pistolero, che ringrazia e firma il decimo gol in stagione. Perfetta costruzione, perfetta finalizzazione e corsa nella Liga praticamente finita.
Il Real affonda
Piqué però invece di esultare si avvicina preoccupato verso la panchina, perché ha un problema a un occhio, vede male. Il Real prova ad alzare ancora il ritmo, ma la rapidità diventa presto stretta parente dell'isteria, dell'eccesso di foga e la precisione negli appoggi salta. Sbilanciato, il Real rischia ormai a ogni ripartenza, e Messi ancora aspetta il tempo giusto per andare in verticale verso Suarez che scivola e grazia Navas. Il nervosismo diventa rabbia, Sergio Ramos si sfoga con una manata gratuita a Suarez, fin troppo coreografico nella reazione, e viene solo ammonito: il ventesimo rosso nella Liga, però, è stato molto, molto vicino.
Zidane si prepara a correre ai ripari, si usa dire in questi casi. Ma se i ripari si chiamano Asensio, in gol in entrambe le sfide contro il Barcellona in Supercoppa, e Bale, si potrebbe anche fare un'eccezione. Quando entrano, però, il Real Madrid è sotto di due gol e con un uomo in meno.
Messi raddoppia: this is the end
Al 62′ di fatto la partita finisce. Navas ferma la prima, conclusione ravvicinata di Navas, il Real va in totale confusione in difesa, Messi lucido, freddo, rallenta, pensa e appoggia ancora al Pistolero a porta vuota. La conclusione, con troppa sufficienza, rimbalza sul palo, nessuno libera, la Pulga va di testa e Carvajal diventa portiere aggiunto. Un riflesso incondizionato che gli costa l'espulsione diretta. E Messi, lucido, trova il 50mo gol in campionato nell'anno solare dal dischetto, il 17mo in 23 gare nel Clasico di Liga. Fanno 15 in 19 partite al Bernabeu, il suo campo preferito dopo il Camp Nou. E non c'è niente da capire.
Benzema, fischiato, esce per Nacho Fernandez: Zidane si arrende all'evidenza e spera solo di non subire una goleada. Il bianco delle maglie diventa il bianco della paura, mentre Valverde amministra con Semedo per Iniesta, e Sergi Roberto arretrato a centrocampo. Il neo entrato, però, perde subito lo sprint con Modric, che tocca a centro area per Bale, ma il gallese ha la palla troppo dietro per dare forza. Prova a farsi perdonare, ma il diagonale del possibile 3-0 è sporcato da Navas.
Il finale, di illuminante generosità, esalta ter Stegen, che para di spalla su Sergio Ramos, nell'ultimo rigurgito di motivazione e di orgoglio. La partita, però, non esiste già più, e da molto. Ma c'è ancora spazio per un motivato Piqué e per Messi che brucia Marcelo e appoggia a Vidal per completare il 3-0. Un maestoso Barcellona chiude Clasico e campionato, con la vi .