Maurizio Zamparini radiato dal tribunale della FIGC
Maurizio Zamparini, l’ex presidente di Venezia e Palermo, è stato radiato. Il Tribunale della Federcalcio all’imprenditore friulano ha inflitto cinque anni di squalifica e gli ha precluso la possibilità di ricoprire qualunque tipo di ruolo in ambiti federali. La decisione è arrivata nel merito della vicenda che era costata al club siciliano la retrocessione in Serie C, poi trasformata in una penalità di 20 punti, per irregolarità amministrative.
Le accuse a Zamparini
La posizione di Zamparini era stata stralciata per un ricorso, prima accolto e successivamente respinto, presentato dai suoi avvocati che contestavano un vizio di forma. All’ex numero uno del Palermo sono state contestate diverse e gravissime irregolarità di bilancio, in particolare l’operazione su Mepal, la società controllata che deteneva il marchio del Palermo, ma anche l’iscrizione nello stato patrimoniale di 5,5 milioni di crediti di imposta, con il risultato di riportare quel patrimonio al valore di quasi 11 milioni contro i reali 135.712. Secondo l’accusa l’irregolarità era prodotta perché Zamparini voleva ‘sottrarsi agli obblighi di ricapitalizzazione'.
Venezia e Palermo, le squadre di Zamparini
Il Tribunale Federale Nazionale ha riconosciuto Zamparini come colpevole e lo ha definito come il “vero ideatore degli artifizi contestati”. Si chiude così un’esperienza calcistica infinita. Perché Zamparini, dopo essere stato per breve periodo un calciatore in gioventù e poi il proprietario del Pordenone, ha acquistato il Venezia nel 1987, dei lagunari è stato presidente fino al 2002. Il Venezia sotto la sua gestione riuscì dopo decenni a ritornare in Serie A. Nel 2002 acquistò il Palermo che ha vissuto anni gloriosi, sfiorando la qualificazione in Champions League, disputando una finale di Coppa Italia e raggiungendo più volte la l’Europa League. Zamparini verrà ricordato soprattutto però per la sua fama di mangia allenatori, tra Venezia e Palermo ne ha avuti oltre 50, nella stagione 2015-2016 sulla panchina dei siciliani si alternarono 8 tecnici.