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Trasferimento Motta, Juve deferita: rischia 2 punti di penalizzazione

Nella vicenda coinvolta anche l’Udinese, i dirigenti juventini Marotta e Paratici. La decisione “per aver determinato una situazione di conflitto di interessi […] e per aver tratto vantaggio dal conferimento dello stesso mandato” all’avvocato Bozzo, agente di Motta e contemporaneamente collaboratore bianconero.
A cura di Maurizio De Santis
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Una nota stonata proprio nel momento in cui la qualificazione agli ottavi di Champions (sia pure da seconda e non da capolista, complice la sconfitta di Siviglia) e la rimonta in classifica avevano restituito fiducia e serenità. La brutta notizia arriva dalle stanze della Commissione Disciplinare, il rischio è che la Juventus possa essere penalizzata di uno, al massimo due punti (oppure cavarsela con un'ammenda salata, come male minore). Un colpo al cuore per la dirigenza e lo staff tecnico. Cosa c'è alla base della decisione dell'organo federale? La vicenda, che risale alla trattativa con l'Udinese per la cessione del difensore Marco Motta (attualmente svincolato dopo l'avventura in bianconero), vede coinvolta la ‘vecchia signora' per responsabilità diretta oggettiva (il club friulano della Famiglia Pozzo è nella stessa situazione) nel tesseramento del calciatore.

Secondo la Disciplinare la transazione sarebbe viziata da una violazione della normativa che regola l'operato degli agenti dei calciatori. Oltre all'ex giocatore, Marco Motta, nel verbale della Commissione figurano anche i due dirigenti della Juventus, Giuseppe Marotta e Fabio Paratici.

Tutti i deferimenti – La Juventus, però, non è l'unica squadra coinvolta nella decisione: oltre all'Udinese, implicata nell'affare condotto proprio con il club torinese, c'è anche il Genoa. Tutte – come si legge nel verbale – sono state deferite alla Commissione disciplinare del Settore tecnico della Figc e al Tribunale federale nazionale, "per violazione dell'articolo 1 bis, comma 1, del codice di giustizia sportiva in relazione a quanto previsto dall'articolo 20, comma 4, del regolamento ‘agenti di calciatori' in vigore fino al 31 marzo 2015". Deferiti anche altri tesserati oltre a quelli bianconeri: Andrea Stramaccioni, Gino Pozzo, Franco Collavino, Cristiano Giaretta, Giuseppe Bozzo, Alessandro Zarbano.

Il ruolo dell'avv. Bozzo – In pratica la FIGC ha deferito l'agente e avvocato Giuseppe Bozzo per aver gestito le trattative del giocatore, prima con la Roma e poi con la Juventus, in qualità di procuratore ma "senza ottenere dal calciatore e depositare presso la Commissione Agenti della F.I.G.C. alcun mandato scritto con utilizzo del modulo predisposto dalla F.I.G.C. e pattuendo con lo stesso il pagamento del compenso". E ciò, come già detto, per ben due volte. Ma il Procuratore Federale si spinge oltre entrando nei meandri degli accordi tra l'agente e le varie società interessate al trasferimento di Motta.

La figura di Marotta – In particolare la Juventus nella figura di Giuseppe Marotta, Direttore Generale bianconero, anch'egli deferito, perché – si legge nella nota FIGC –  tra gli altri capi d'accusa spicca come avesse "determinato una situazione di conflitto di interessi per aver accettato che la Juventus F.C. S.p.A. conferisse all'avv. Giuseppe Bozzo, che svolgeva attività ai sensi dell'art. 5 del Codice Agenti di Calciatori nel suo interesse, il mandato di cui alla scrittura privata del 19.7.2012 per la sua cessione ad altra società e per aver tratto vantaggio dal conferimento dello stesso mandato sia attraverso la corresponsione della metà delle somme pagate dalla Juventus F.C. S.p.A. a suo fratello, sig. Massimiliano Motta, a seguito dell'accordo tra quest'ultimo e lo stesso Avv. Bozzo del 4.10.2012, sia attraverso il mancato pagamento, pattuito in data 3.10.2012, delle somme dovute all'appena citato professionista per la stagione sportiva 2012 – 2013, così come risultanti dalla dichiarazione di debito del 2.7.2010″

Il deferimenti di Paratici – Non c'è solo il Dg bianconero coinvolto nelle note della FIGC ma anche Fabio Paratici direttore sportivo della Juventus, accusato di  "aver inoltrato dalla propria utenza telefonica a quella del sig. Gianluca Fiorini, agente di calciatori iscritto nel registro F.I.G.C., due messaggi SMS, uno in data 29.8.2014 ed uno in data 21.9.2014, dal contenuto offensivo per il destinatario". Messaggi che sono finiti tra le mani del Procuratore Federale

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