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Tra talento e mercato, ecco le ‘stelline’ della Copa America

L’America Latina è da sempre una grande fucina di campioni e la Copa America è la sua sua vetrina per eccellenza. Gabriel, Caio e Moreno sono solo alcuni dei nomi che potrebbero infiammare il mercato alla fine della manifestazione.
A cura di Vito Lamorte
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Ogni Copa America porta con sé una ventata di rivelazioni dal panorama calcistico sudamericano. Julio Cesar, Batistuta, Godin, Maicon, Simeone, Asprilla, Ronaldinho, Guerrero, Valdivia, Arango e Suarez, sono solo alcuni dei crack che sono riusciti a prendersi le luci della ribalta del calcio mondiale dopo questa competizione. Ecco alcuni nomi, noti e meno noti, che potranno infiammare le trattative di mercato dopo la finale del 26 giugno.

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Antonio Arnaldo Sanabria (Paraguay)

Uno degli acquisti lungimiranti di quel bravo scout che si chiama Walter Sabatini e potrebbe servire alla Roma per monetizzare. La stagione con lo Sporting Gijón ha portato in dote 11 goal in 29 gare disputate nonostante i continui guai fisici. Soltanto due stranieri sono riusciti a raggiungere quota 10 goal prima dei 20 anni in Liga, sono entrambi argentini e portano i nomi di Lionel Messi e Sergio Agüero. Questo ragazzo paraguayano è un talento puro, discretamente veloce, tecnico, elegante nelle movenze e forte fisicamente. Osservato speciale.

Christian Pulisic (Usa)

Viene considerato l'erede di Landon Donovan. Questo classe '98 dal doppio passaporto americano-croato potrebbe essere la nuova stella della Nazionale a stelle e strisce. Può indifferentemente ricoprire i ruoli di trequartista centrale o esterno offensivo, viste le ottime doti tecniche, la buona velocità di base ma soprattutto l’eccezionale agilità che gli permette anche di giocare in spazi ristretti. Jurgen Klopp, essendo suo grande estimatore, durante questa stagione ha chiesto all'entourage del Liverpool di seguire i progressi di questo Yankee dai piedi d'oro e magari prova a strapparlo ai tedeschi.

https://www.youtube.com/watch?v=CQbCq8km_Lw

Rodrigo Caio (Brasile)

Brasiliano, classe ’93, con passaporto italiano di proprietà del San Paolo: centrale naturale abile nell’impostazione, spesso impiegato come regista davanti alla difesa e all’occorrenza si è disimpegnato anche come terzino destro. Nel corso degli anni è stato sperimentato come centrale in una difesa a quattro ma anche in un modulo a tre, divenendo in tale caso un effettivo regista arretrato. All’occhio risaltano la sua eleganza nei passaggi e l’intelligenza tattica, che gli consente di prevedere ed ostacolare il gioco avversario.

Entra a far parte delle giovanili del club nel 2005 all’età di dodici anni e ci resterà fino al 2011, anno in cui compie il passaggio nella massima serie e viene portato in prima squadra da Carpegiani. Fino al 2012 le sue presenze in prima squadra non sono state delle più numerose, ma raggiunta la maturità tecnica è entrato nella cerchia dei titolari fissi di Muricy Ramalho.

Adalberto Peñaranda (Venezuela)

È un esterno offensivo del Granada molto tecnico nonostante la notevole struttura fisica (183 cm), non ha una grandissima velocità nello stretto ma è dirompente negli spazi larghi. Possiede un ottimo dribbling e un tiro secco e potente. Assist-man di professione e una buona abnegazione nella fase difensiva grazie alla sua prestanza atletica.

Il classe 1997 ama svariare sul fronte offensivo ma preferisce giocare sulla fascia sinistra, dove ha possibilità di puntare l’uomo, accentrarsi e calciare forte verso la porta avversaria. Potrebbe essere utilizzato nel ruolo di centravanti in virtù della sua fisicità, ma così verrebbero limitate le sue progressioni palla al piede perché costretto a giocare spalla alla porta.

Marlos Moreno (Colombia)

Attaccante molto bravo tecnicamente, talento assoluto nel dribbling, Moreno è duttile perché può ricoprire quasi tutti i ruoli in attacco. Destro di piede, fisico molto brevilineo e un gran passo che lo rendono un vero e proprio incubo per i difensori avversari, specialmente in campo aperto. Ha un tiro molto potente e una notevole potenza muscolare che gli permette di reggere bene dei contrasti con avversari ben più piazzati.

Questo classe 1996, talento cristallino dell'Atletico Nacional, ha scomodato paragoni illustri con Neymar e ha visto lievitare la sua valutazione di mercato fino agli attuali 10 milioni di euro. Dopo aver acquisito la necessaria esperienza, ora il giovane colombiano è stato giudicato maturo abbastanza per il grande salto europeo.

https://www.youtube.com/watch?v=attZbJUR__c

Gabriel (Brasile)

Fa parte delle scelte che Dunga ha effettuato per la spedizione della verdeoro negli States. Il talento del Santos è uno di quelli sotto la lente d'ingrandimento. 19 anni, può giocare da prima o seconda punta senza disdegnare le fasce. Tocca bene la palla sia di destro che di sinistro, ha un gran tiro e nelle giovanili ha messo a segno più di 600 goal. Per questo è stato ribattezzato Gabigol. Oltre ad essere un ottimo realizzatore è un discreto assist-man.

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