Tra Spal e Sassuolo ha vinto il calcio italiano: solo 3 stranieri in campo
E' ancora presto per parlare di un'importante inversione di tendenza, ma ciò che è successo a Ferrara può e deve far riflettere. Nonostante l'esterofilia che colpisce tutte le società italiane e l'ennesima invasione straniera durante l'ultima finestra estiva di mercato, Spal e Sassuolo sono scese in campo per la nona giornata di campionato con 19 giocatori italiani.
Basta dare uno sguardo al tabellino del match, vinto per la cronaca dai neroverdi grazie al gol lampo di Politano, per accorgersi che gli stranieri presenti al fischio d'inizio erano solo Felipe, Vaisanen e Duncan: con questi ultimi due che, nel finale di gara, hanno lasciato il posto ad altri due giocatori italiani. In campo al "Paolo Mazza" c'era anche Alfred Gomis (che ha parato un rigore a Berardi): portiere nato in Senegal, ma ormai cittadino italiano da diverso tempo.
Quella volta che Inter e Udinese schierarono 22 stranieri
Pochi in campo e pochi anche in panchina, i giocatori stranieri che sono finiti nella distinta ufficiale del direttore di gara. Semplici ha infatti portato con sé Oikonomou, Konatè e Salamon, mentre Bucchi aveva a disposizione soltanto il brasiliano Rogerio. La scelta dei due allenatori, a poche settimane dalla riapertura del mercato di riparazione, suona dunque come un consiglio a tutto il movimento calcistico: meno nomi esotici e dal dubbio valore tecnico, più giocatori italiani…magari giovani e presi direttamente dal vivaio delle società.
Il match ha sorriso al Sassuolo, ma oggi ha fondamentalmente vinto anche e soprattutto il calcio italiano: colpito al cuore nell'aprile del 2016, quando nel match tra Inter e Udinese (3-1 per i nerazzurri), per la prima volta nella storia della Serie A, tra i 22 giocatori scesi in campo dal 1′ minuto non c'è n'era nessuno di nazionalità italiana.
