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Tra Mancini e la Nazionale c’è di mezzo lo Zenit: rischio penale per il tecnico

Il club russo non ha gradito le tempistiche dell’annuncio sull’incarico all’allenatore italiano per una situazione che rischia di destabilizzare la squadra in piena lotta per la Champions.
A cura di Marco Beltrami
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La scelta è stata presa e ora manca solo l'investitura ufficiale. A meno di clamorosi colpi di scena Roberto Mancini sarà il nuovo allenatore della Nazionale. A confermare le indiscrezioni ci ha pensato il Commissario straordinario della Figc Fabbricini, che ha dunque posto la parola fine ad un vero e proprio tormentone. Se la scelta di affidarsi ad un allenatore carismatico e stimato a livello internazionale come il Mancio ha messo tutti d'accordo in Italia, c'è però chi è rimasto molto infastidito da questa situazione. Stiamo parlando dello Zenit San Pietroburgo, il club legato da un contratto con il manager italiano fino al 2020 che pare non abbia gradito questo annuncio che potrebbe destabilizzare la squadra.

Mancini nuovo allenatore dell'Italia, dirigenti dello Zenit contrariati

La scelta di Mancini come nuovo allenatore dell'Italia e soprattutto le tempistiche dell'annuncio della stessa non sono andate giù alla dirigenza dello Zenit. Il presidente del club di San Pietroburgo, come riportato da La Gazzetta dello Sport, teme che questa situazione possa destabilizzare una squadra che a due giornate dal termine è in piena lotta per l'Europa. Lo Zenit è a due punti dal terzo posto che darebbe l'accesso ai playoff di Champions e a tre dal secondo posto che regalerebbe la qualificazione ai gironi della prestigiosa competizione continentale.

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Mancini rischia di dover pagare una penale

L'accordo con l'Italia potrebbe essere sancito dopo la fine della stagione calcistica in Russia. Una situazione che però dovrà essere affrontata con cautela dal tecnico: al momento non c'è il parametro della "giusta causa" per l'allenatore per rompere il suo contratto con lo Zenit (che ha una durata fino al 2020) ed ecco allora che la soluzione più comoda sarebbe quella di dare le dimissioni. Anche in questo caso però lo Zenit potrebbe rivolgersi alla FIFA per ottenere un indennizzo pari al restante stipendio che avrebbe dovuto versare all'allenatore, ovvero 9-10 milioni di euro. Il portavoce del club  Anton Makarenko, sull'argomento Mancini ha dichiarato all'AFP: "Non abbiamo commenti su questa situazione al momento, l’allenatore resterà al suo posto fino alla fine dell’anno e il club si esprimerà quando sarà finita la stagione".

Mancini-Italia, le cifre dello stipendio e l'esordio sulla panchina azzurra

La speranza di Mancini e dell'Italia è che il tutto possa risolversi senza penali, e con una stretta di mano. Quello che al momento non sembra in discussione sono le cifre del contratto che legherà l'ex allenatore di Inter e City alla Figc, che si reggerà su un budget di 5 milioni di euro a stagione, più bonus legati agli obiettivi. L'ufficializzazione dell'incarico a Mancini invece dovrebbe arrivare intorno al 13 maggio, con l'esordio in panchina previsto per il 28 maggio in occasione dell'amichevole contro l'Arabia Saudita.

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